19-11-2018 ore 16:00 | Economia - Associazioni
di Andrea Galvani

Infrastrutture, AssoIndustria vuole gli Stati generali. Buzzella: ‘servono risposte chiare’

“La competitività di un territorio è strettamente connessa alle infrastrutture di cui può disporre e l’evoluzione della logistica rappresenta un volàno di attrazione di investimenti, di sviluppo imprenditoriale, di innovazione tecnologica. È diventato frustrante ed avvilente leggere ogni giorno degli enormi disagi legati alle infrastrutture del territorio e soprattutto dell’inesistenza di risposta circa i nostri problemi”.

 

Il gap dei collegamenti

Secondo il il presidente dell’associazione industriali della provincia di Cremona, Francesco Buzzella, “la cosa che deprime maggiormente è che sembra di trovarsi nel classico labirinto in cui si cerca l’uscita ma continuiamo a girare intorno senza risposte. La burocrazia su questi ambiti tocca il suo aspetto peggiore. Come emerso dall’analisi di The European House Ambrosetti sul Masterplan per noi il vero gap di sviluppo sono i collegamenti e l’inefficienza infrastrutturale costa 160 milioni di euro l’anno, quasi 2 punti del nostro Pil provinciale. La rete ferroviaria – prosegue Buzzella - è imbarazzante ed ancora più imbarazzanti sono i rimbalzi di responsabilità. E nell’attesa in cui qualcuno ci restituisca soluzioni e treni i viaggiatori ed i pendolari sembrano essere in un girone dantesco. Sulla navigabilità del Po abbiamo assistito a ricerche e studi di tutti i tipi, soprattutto avevamo avuto l’impegno di Regione a proseguire nella realizzazione di un vera autostrada sull’acqua, tra l’altro l’unica in Italia. Da quel giorno nessuna risposta o piano operativo di prosecuzione”.


Agenda dello sviluppo

Per concludere la bocciatura dell’autostrada Cremona-Mantova dal presidente di Infrastrutture Lombardia: “Da anni ci battiamo per la realizzazione di un’opera tra l’altro inserita nei programmi strategici della Regione e condivisa dal Ministero, per la quale era già prevista una parte di finanziamenti. Credo che questa sia l’ennesima prova di quanto questo territorio sia fuori dall’agenda dello sviluppo della Regione. Siamo stanchi di veder mortificate le esigenze di cittadini ed imprese. Un’area della Lombardia che negli anni ha dimostrato di essere capace di crescere e distinguersi ma lo ha fatto sempre contando sulle proprie forze”.


Dalle parole ai fatti

L’associazione degli industriali cremonesi spiega di aver “chiesto di poter essere parte attiva al processo competitivo attraverso un rappresentante della nostra provincia quale componente della Giunta lombarda. Alla impossibilità di accogliere questa esigenza adesso però chiediamo quella giusta attenzione che il presidente Fontana ci aveva garantito proprio per evidenziare che Cremona non sarebbe stata dimenticata. Come abbiamo proposto al Tavolo della Competitività credo che la provincia debba convocare degli Stati generali delle infrastrutture. Chiederemo alla Regione ed al ministro Toninelli di partecipare per avere risposte chiare e definitive sulle nostre prospettive. Questo territorio deve avere una visione del suo futuro e non può continuare a sperare che prima o poi qualcosa avvenga. È ora che alle promesse seguano i fatti”.

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