A seguito delle assemblee tenutesi nelle scorse settimane con la partecipazione di quasi 30 mila lavoratori e lavoratrici del gruppo Poste Italiane, è stata confermata la firma del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Con il 73,34 per cento di voti favorevoli, Slc Cgil ha sciolto positivamente la riserva e firmato il contratto, pur con la consapevolezza delle criticità emerse durante il processo di consultazione. Il risultato delle assemblee non può però essere accolto con completa soddisfazione. Se da un lato la maggioranza ha espresso un voto favorevole, dall'altro non si può ignorare che quasi un quarto dei lavoratori ha votato contro, evidenziando un profondo malessere all’interno della forza lavoro. Questo dissenso è un segnale che non va sottovalutato: la decisione di firmare l’accordo è stata presa per tutelare l'insieme delle condizioni lavorative, ma non senza riconoscere le perplessità e le criticità sollevate dai lavoratori.
Rapporti con le altre organizzazioni sindacali
Un aspetto altrettanto grave che il sindacato vuole porre all'attenzione è il deterioramento delle relazioni sindacali. Recenti episodi, come l’esclusione della Cgil dalle assemblee convocate unitariamente da altre sigle sindacali e le accuse infondate e diffamatorie rivolte ai delegati, hanno creato un clima di tensione che non aiuta il dialogo né tra i lavoratori né con le altre organizzazioni. Questi episodi, oltre a ledere la reputazione e la dignità della Slc Cgil, rischiano di compromettere la capacità di confronto e concertazione, elementi essenziali per difendere al meglio i diritti dei lavoratori in un contesto di riorganizzazione aziendale complesso.
Dialogo responsabile
Infine, la Cgil ritiene necessario che anche Poste Italiane si assuma la responsabilità di favorire un sistema relazionale più democratico e inclusivo. Non è accettabile che il sistema di relazioni aziendali si basi su una logica di forza, dove la voce del più forte prevale senza ascolto e senza mediazione. Invitiamo quindi l'azienda ad essere parte attiva nella costruzione di un modello relazionale che valorizzi la partecipazione di tutte le componenti. Slc Cgil Cremona continuerà a vigilare e a lottare per il rispetto dei diritti di tutti i lavoratori, assicurando che il dialogo rimanga aperto e che le esigenze di chi ha espresso dissenso vengano ascoltate con la massima attenzione.