18-08-2024 ore 14:18 | Economia - Mercati
di Eliana Lanfranchi

Lombardia, aumenta l'importo delle borse di studio universitarie. L'Isee sale a 26.306 euro

La Regione Lombardia con la delibera approvata dalla giunta, su proposta dell’assessore all’università, ricerca e innovazione, Alessandro Fermi, ha ampliato la platea dei beneficiari delle borse di studio per l’anno accademico 2024/2025, aumentando i limiti reddituali per l’accesso ai benefici. L’Isee sale a 26.306,25 euro, pari a più 1.971,14 euro rispetto allo scorso anno e incrementa del 5,4 per cento l’importo delle stesse. L’importo medio sarà pari a 7.017 euro per gli studenti fuori sede (più 360 euro rispetto allo scorso anno), 4.102 euro per gli studenti pendolari (più 211 euro) e 2.927 euro per gli studenti in sede (più 150 euro).

 

Ulteriori benefici

Inoltre, gli studenti con Isee compreso fino a 13.153,13 euro potranno beneficiare di un ulteriore incremento del 15 per cento che diventa del 40 per cento per gli studenti con disabilità. Per gli iscritti a più corsi di laurea e per le studentesse iscritte alle lauree Stem scientifiche ci sarà una maggiorazione del 20 per cento. Sulla base dei requisiti essenziali fissati dalla delibera regionale, i soggetti gestori del Diritto allo studio universitario (Dsu), le università, le istituzioni Afam e le scuole superiori per mediatori linguistici procederanno poi a emanare i singoli bandi per l’accesso degli studenti alle borse di studio.

 

‘Accrescere la platea di beneficiari’

“Sono decisamente soddisfatto di quanto siamo riusciti a fare per chi studia in Lombardia”, ha commentato Fermi, “il nostro primo obiettivo è sostenere e ampliare la platea dei beneficiari che, lo scorso anno, sono stati circa 28.500. Il sistema universitario lombardo è fortemente attrattivo e accoglie oltre 320.000 studenti, di cui quasi il 30 per cento arriva da fuori regione e il 10 per cento dall’estero, con un numero di idonei fuori sede pari a circa il 46 per cento. Vogliamo continuare a essere così attrattivi anche in futuro”.

 

‘Università attrattive’

“La Lombardia, proprio per l’attrattività del suo sistema universitario – ha concluso l'assessore – deve fronteggiare un fabbisogno sempre crescente. Insieme ai nostri atenei, che non smetterò mai di ringraziare per quanto fanno ogni anno anche in questo campo, continueremo a sollecitare la definizione dei Lep nazionali e la conseguente revisione dei criteri nazionali di riparto dei fondi. È necessario, infatti, che si tenga maggiormente conto dell'attrattività del sistema universitario e dei livelli e dimensione dei servizi Dsu erogati.

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