Negli ultimi anni il settore della bellezza e della cura della persona (BPC) è stato un obiettivo interessante per fusioni e acquisizioni (M&A) e il primo semestre del 2024 non ha fatto che confermarlo: nella prima metà dell'anno si contano più di 350 operazioni nel settore. "Pur con le loro specificità, possiamo osservare diversi trend chiave che delineano le strategie aziendali e le preferenze dei consumatori e che fanno da sfondo alle fusioni e acquisizioni nel settore" spiega Marina Catino, partner di Kearney.
Il mondo della bellezza e del benessere è diventato un terreno di gioco popolare per molte società di Venture Capital e Private Equity in tutto il mondo, complice la crescente domanda di innovazione del settore e di nuovi prodotti; domanda a cui si può rispondere in due modi: sviluppandoli internamente, con tutte le complicazioni legate ai tempi e ai costi di R&D, oppure acquisendoli. "L'acquisizione di brand come K18 da parte di Unilever e di Dr. Barbara Sturm da parte di Puig testimonia l'interesse per marchi capaci di offrire soluzioni innovative ready to market. Un altro trend significativo è l'empowerment e l'inclusività, con i consumatori che cercano prodotti e campagne pubblicitarie in cui possano riconoscersi. Le operazioni italiane, come l'acquisizione di Veralab da parte di Peninsula, riflettono l'interesse per brand che promuovono la personalizzazione e l'inclusività. Questi marchi sono visti come pionieri nella creazione di prodotti che soddisfano le esigenze di un pubblico sempre più diversificato".
Nel mercato della bellezza si osserva una crescente polarizzazione tra clienti che cercano il il miglior rapporto qualità/prezzo e quelli che puntano su premiumizzazione e esclusività. Un trend che non ha lasciato indifferenti gli investitori.
"Operazioni come l'acquisizione di KIKO Milano da parte di L Catterton mostrano l'interesse verso brand che possono offrire prodotti di altà qualità e innovazione con un prezzo accessibile. Al contempo, marchi di lusso come Dr. Barbara Sturm attraggono clienti disposti a investire in prodotti premium - prosegue la Catino -. Si conferma alto l'interesse anche per i brand creati da beauty guru e influencer. Diversi grandi marchi puntano a rafforzare la loro presenza online e ad aumentare la loro visibilità attraverso partnership strategiche".
I consumatori cercano prodotti di alta qualità che migliorano la salute della pelle e offrono esperienze di cura personali superiori. Ne è un esempio l'IPO di Galderma, gruppo svizzero specializzato in dermatologia. L'operazione ha rafforzato la presenza di Galderma come leader nel settore wellness, consentendogli di investire ulteriormente in nuove tecnologie e di espandere la sua offerta a livello mondiale.
Infine, i consumatori mostrano una crescente consapevolezza per la responsabilità sociale e l'impatto del consumo. Le aziende stanno rispondendo a questa domanda con iniziative e prodotti che riflettono il proprio impegno sul fronte sociale ed ambientale. "La concentrazione di acquisizioni lungo la catena di valore, che supera il 70%, mostra come le aziende stiano cercando di migliorare l'efficienza operativa e la sostenibilità, controllando più strettamente la catena di approvvigionamento e riducendo l'impatto ambientale". Qualche esempio? La recentissima acquisizione di b.color da parte di Givaudan e quella di Quadpack da parte di PSB Industries. Esempi di come il beauty sia un mercato dove vale la pena investire e ricco di novità.