Concorso 'Intraprendere'. L'istituto Munari vince il primo premio con il progetto 'Evision'

Questa mattina, al teatro san Domenico è stata premiata la creatività degli studenti. Sono stati 93 i progetti elaborati da 180 ragazzi in nomination per il concorso Intraprendere, iniziativa voluta da Libera associazione artigiani, Camera di commercio e Associazione industriali di Cremona per stimolare la creatività e il genio imprenditoriale delle nuove generazioni. I 1.782 ragazzi degli istituti Sraffa, Munari, Galilei, Stanga e Pacioli, dopo una fase di sensibilizzazione e una finale, hanno sviluppato una strategia competitiva di ingresso nel mercato per il loro prodotto, progettando anche delle concrete modalità di realizzazione.

I giovani sono il futuro

Alla cerimonia di premiazione hanno fatto il loro intervento Elena Prandelli dell’Associazione industriali Cremona, il presidente di Libera associazione artigiani Marco Bressanelli, Renato Marangoni di Libera e Andrea Bergami, coordinatore di Intraprendere. I commenti sono stai moderati da Paolo Gualandris, direttore del quotidiano La provincia. I rappresentanti degli enti organizzatori hanno sottolineato “il valore dei giovani, futuro dell’economia e delle realtà imprenditoriali”. Non sono mancati i messaggi delle istituzioni nazionali, rappresentate dall’onorevole Silvana Comaroli e dal senatore Renato Ancorotti, entrambi hanno enfatizzato “la passione e la voglia di fare delle nuove generazioni. Noi abbiamo il dovere di rendere realtà i vostri sogni, fornendovi tutto il supporto necessario”. In platea non sono mancate personalità come gli assessori regionali Matteo Piloni e Guido Guidesi, nonché Gianni Rossoni di Consorzio.it.

I 30 anni di Intraprendere

Prima di entrare nel cuore delle premiazioni è stato riprodotto un video celebrativo, per festeggiare i 30 anni di Intraprendere. A partire dal 1994 per arrivare ad oggi, sono stati 17.666 (circa l’11 per cento della popolazione cremasca) gli studenti ad aver partecipato alla fase di sensibilizzazione del concorso. 4.283 sono state le ore di formazione erogaate dall’inizio del progetto. I ragazzi ad aver partecipato alla fase finale sono stati 2.593 e sono stati 803 i progetti imprenditoriali simulati ed elaborati. I numeri hanno testimoniato il continuo contributo offerto dal concorso per uno sviluppo più sostenibile del territorio, partendo dai giovani.

La premiazioni

“Evision”, ideato da Simone Martinelli e Gabriele Inzoli, dell’istituto Munari, ha conquistato il primo posto al concorso con la progettazione e la commercializzazione di un visore, che sia di supporto ad un operaio edile, con le seguenti funzioni integrate: bolla, metro, angolo, trinagolazione, auricolare, visione notturna e termica, zoom, visualizzazione di modelli in 3D e walkie talkie. Barbioli Mattia, dell’istituto Galieli si è aggiudicato il secondo posto con il progetto “Flyboat”: il recupero e l’aggiornamento della tecnologia usata per produrre l’ekranoplan, al fine di progettare una nave-aereo con una velocità di crociera di 600 chilometri orari e una capacità di carico cinque volte superiore a quella di un aereo cargo. Il Galilei domina anche il terzo posto con un progetto sull’irrigazione sostenibile: “Rainfeed”, gli studenti Michele Gomez e Federico Crescenzo hanno ideato un sistema di raccolta, depurazione e recupero dell’acqua piovana.

Altri premi speciali

Oltre ai primi tre classificati, sono stati premiati i migliori progetti di ciascuna della scuole aderenti all’iniziativa. Il Galilei ha vinto con “Oltre la visiera” di Riccardo Piacentini, Nicolò Muselli e Alyssa Chiodo Grandi. Il Munari è stato premiato con “Face the truth” ideato da Benedetta Tommasoni e Emma Ferrandi. “Carbonclear solutions”, realizzato da Pardie Fardella e Nicholas Esposti dell’istituto Pacioli. Lo Sraffa con “Fallo tu”, ideato da Hassan Haschem, Kevin Rizzo e Andrea Gatti. Infine l’istituto Stanga è stato premiato con “Seed dna”, di Riccardo Dagheti e Davide Bosi. Sono infine, stati consegnati tre premi speciale per le categorie: Smart city, Emergenza acqua e Salute.