Fino a sabato 21 dicembre le lavoratrici e i lavoratori delle funzioni centrali (enti ministeriali, enti pubblici economici e non) saranno chiamati ad esprimersi sull’ipotesi di rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro. Il referendum promosso dalla Fp Cgil, insieme a Uil Pa e Usb Pi invita “a votare no per contrastare un accordo insufficiente che non tutela i salari rispetto all'inflazione e non garantisce il miglioramento del lavoro pubblico, già costantemente bistrattato, attaccato e soggetto a tagli e depotenziamenti, nonché a privatizzazioni”.
Le motivazioni
“L’intesa raggiunta lo scorso 6 novembre da altre sigle sindacali prevede un incremento salariale del 6 per cento, ben lontano dal 16,5 per cento registrato dall’inflazione nel triennio 2022-2024. Un risultato inaccettabile che non permette di adeguare le retribuzioni al reale costo della vita e non affronta il rilancio della contrattazione decentrata, né valorizza in modo concreto le lavoratrici e i lavoratori della pubblica amministrazione, da sempre un pilastro essenziale per l’equità sociale”. Come dichiara Luca Dall’Asta della Fp Cgil Cremona. A livello locale, il sindacato denuncia una situazione che, tra scarsa attrattività territoriale, del lavoro pubblico e carenza cronica di organico, compromette la qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese, oltre a rendere insostenibili le condizioni di lavoro”.
Cgil scrive a sindaco e Prefetto
“Il carcere di Cremona è un esempio emblematico, fra i tanti: sovraffollamento, personale ridotto all’osso e un alto numero di richieste di trasferimento fra il personale di polizia penitenziaria evidenziano la necessità di interventi immediati. Fp Cgil Cremona ha già scritto al sindaco e al Prefetto per sollecitare una maggior attenzione da parte delle Istituzioni locali. Partecipare al voto fino al 21 dicembre è quindi fondamentale. È possibile effettuare il voto sulla piattaforma web.