Stamattina attorno alle 11.30 i lavoratori della Koch Heat Transfer hanno dato vita ad un presidio nel piazzale esterno all'azienda di Bagnolo Cremasco. Con loro sotto il sole battente, reso insopportabile stazionando sull'asfalto, i delegati della Fim Cisl Giovanna Gaudenzi e della Fiom Cgil Massimiliano Bosio; con loro anche il comitato direttivo della Fiom-Cgil che, riunito a Cremona, ha deciso di sciogliersi per portare personalmente la propria solidarietà ai lavoratori cremaschi, “ai quali nella giornata di ieri, è stato comunicato con tracotanza la chiusura dell'azienda”.
Atto grave e unilaterale
La Fiom ha spiegato di stigmatizzare l'operato dell'azienda texana che, “con un atto grave ed unilaterale, privo di rispetto dei lavoratori, delle parti sociali, degli amministratori locali e delle istituzioni, in contrasto con le procedure di legge e con chiaro tentativo di intimidire i lavoratori e le organizzazioni sociali, ha deciso di risolvere in questo modo le criticità dell'azienda con la pessima e sleale scorciatoia di mettere alla porta 120 lavoratori”.
I sindaci
I referenti sindacali hanno più volte chiesto un incontro chiarificatore all'azienda, ma l'ultimo vertice risale allo scorso mese di maggio. Stamattina hanno chiesto di ritirare la procedura di mobilità per poter fissare un incontro per giovedì 23 luglio. Nel primo pomeriggio i sindaci di Crema e Bagnolo Cremasco, Stefania Bonaldi e Doriano Aiolfi, hanno preso parte ad un'assemblea coi lavoratori all'interno dello stabilimento. All'uscita hanno assicurato il proprio impegno per interessare i vertici nazionali e sensibilizzare la proprietà.
La versione dell'azienda
Nel frattempo l'azienda ha reso nota la propria posizione con uno scarno comunicato stampa. Dopo aver sottolineato la volontà di rispettare i contratti, ha ribadito la “decisione strategica di chiudere l’azienda di Bagnolo Cremasco”, in seguito ad “una accurata valutazione circa le possibilità attuali e potenziali del sito produttivo, inclusa una disamina dei cambiamenti di mercato”. Avendo intrapreso “la procedura di consultazione sindacale, che proseguirà nelle prossime settimane, la data esatta della chiusura dipenderà dall’esito delle consultazioni”. Lapidaria la conclusione: “Prima della chiusura, la priorità della società sarà il completamento degli ordini, rispettandone la tempistica e l’alta qualità”.