17-03-2020 ore 11:05 | Economia - Sindacati
di Andrea Galvani

Pazienti Covid da ospedali ad Rsa. Sindacati: “anziani non siano sacrificati all'emergenza”

“La diffusione incontrollata del virus all’interno delle Rsa potrebbe compromettere seriamente la salute già precaria di molti ospiti, oltre che mettere a grave rischio il lavoro del personale che presta assistenza ai ricoverati”. In un documento comune, le sigle sindacali dei pensionati lombardi non nascondono la preoccupazione per quanto dichiarato dall’assessore Giulio Gallera, deciso ad “individuare anche le case di riposo per anziani come strutture utili a allargare l’ospitalità di pazienti Covid-19 dimessi dalle strutture ospedaliere”.

 

Particolare debolezza

I segretari regionali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil chiedono che “gli anziani più fragili non diventino i sacrificabili all’emergenza del corona virus. Oggi nelle Rsa risiedono persone anziane in condizione di particolare debolezza, ricoverati dalle famiglie o dai servizi sociali, perché non potevano più essere curati e accuditi al proprio domicilio. “I vecchi - scrivono Valerio Zanolla, Emilio Didonè e Giuseppe Ippolito, segretari generali delle tre sigle sindacali - sono le persone più indifese e sole di fronte all’aggressione del virus, lo continuano a ripetere gli esperti, e la convivenza di persone Covid e non-Covid va esclusa dappertutto”.

 

Possibili occasioni di contagio

“Non a caso si stanno moltiplicando le iniziative spontanee in tanti comuni da parte di molte associazioni e volontari per alleviare la solitudine, per consegnare medicinali e generi di prima necessità, per evitare loro il più possibile occasioni di contagio. Gli stessi protocolli individuati dalle recenti ordinanze Covid-19 limitano visite e contatti con i parenti nelle Rsa. Al riguardo, da giorni si rincorrono notizie preoccupanti, rilanciate anche da stampa e da Tv nazionali e locali, di focolai che si stanno sviluppando nelle case di riposo. La rapida e incontrollabile diffusione del contagio fa intuire che forse qualcosa ancora sfugge nella conoscenza dei suoi meccanismi di propagazione. Pertanto, la diffusione del virus all'interno di queste strutture potrebbe compromettere la vita di molti degli ospiti”.

 

Soluzioni alternative

“Siamo consapevoli dell'emergenza sanitaria in atto, che sta portando alla saturazione gli ospedali e in particolare i reparti di terapia intensiva, ma non è mettendo a rischio altre persone che si risolve il problema, serve un ulteriore sforzo straordinario per creare rapidamente nuovi poli dedicati solo Covid 19 (anche provvisori), con percorsi ad hoc che impediscano contatti con i pazienti non contagiati. E non possono essere le Rsa con presenti ospiti anziani a maggiore rischio ma occorre individuare urgentemente luoghi da adeguare e strutturare per garantire cure e livelli essenziali di assistenza secondo i protocolli messi in campo dall’Istituto superiore della sanità. La competenza scenda in campo: ospedali da campo e dismessi da poco, caserme in disuso, padiglioni di fiere, alberghi vuoti, Rsa svuotate da ospiti, altre soluzioni”.

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