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Giornata di assemblee per la Danone di Casale Cremasco. I lavoratori del primo turno hanno incontrato i delegati sindacali della Cisl e della Cgil, Ivan Zaffanelli e Maurizio Bertolaso, quindi i referenti dell'azienda: il direttore operativo di Casale Cremasco, Alberto Boninsegni, oltre a Roberto Romani e Loredana Tedoldi, rispettivamente responsabile del personale per l'Italia e per Casale Cremasco.
Il duplice impegno
Dopo aver fatto il punto coi lavoratori, i delegati hanno predisposto un documento pubblico nel quale vengono ringraziati i referenti istituzionali che hanno partecipato al consiglio comunale aperto convocato dal Comune di Casale Cremasco. I sindaci del territorio ed i consiglieri regionali hanno offerto il proprio contributo alla realizzazione di una task force dedicata al lavoro nel Cremasco, mentre i parlamentari hanno predisposto un'interrogazione al ministero dello sviluppo economico incentrata sul caso della Danone.
La produzione sul territorio
Unanime la volontà di tutelare i lavoratori attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e soprattutto – spiega Zaffanelli – "metteremo in campo tutte le forze a disposizione per mantenere la produzione sul territorio, mentre a Danone chiederemo di restare in Italia". Proseguono al riguardo i contatti tra i sindaci del Cremasco, nel frattempo è fissato per mercoledì 25 giugno un vertice con la direzione dell'azienda presso la sede Assolombarda di Milano.
Unità e determinazione
"Questo importante appuntamento – si legge nel documento dell'assemblea – lo affronteremo con la stessa determinazione e unità che abbiamo dimostrato in questi giorni, che continuerà nei prossimi mesi e siamo certi, anche con la stessa solidarietà e partecipazione di quanti lo hanno fatto fino ad oggi".