La Iml, azienda metalmeccanica di Offanengo si trova in difficoltà e sta pensando alla chiusura. A rischio 82 lavoratori provenienti per lo più dal territorio cremasco. La vicenda è seguita dai sindacati e dalla politica. Il sindaco di Offanengo e presidente dell'area omogenea cremasca Gianni Rossoni non sceglie giri di parole. Va dritto al punto: ‘è una brutta notizia. La Iml è un’azienda storica. Si trova purtroppo in una situazione difficile. Come amministrazione siamo vicini ai dipendenti, alle loro famiglie, alla proprietà e dirigenza. Ora cercheremo di mettere in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione per facilitare il reintegro nel mondo del lavoro del personale che si troverà senza impiego”. Rossoni incontrerà domani, martedì 14 marzo, i vertici aziendali, l’associazione industriali e le parti sindacali.
Mobilitazione davanti alla sede
Per quanto riguarda le organizzazioni sindacali, come spiega Paolo Piloni, della segreteria Fiom Cgil, “dopo le recenti chiusure di Bertarini di Sesto ed Uniti e Pharmatek di Cremosano, la Fiom Cgil Cremona è preoccupata per la situazione della Iml di Offanengo. L'azienda opera nel settore metalmeccanico e impiega 82 lavoratrici e lavoratori. Dopo aver approfondito la situazione e appurato che le preoccupazioni erano fondate, oggi abbiamo tenuto un’assemblea e concordato la convocazione di una mobilitazione per tutelare il futuro dei dipendenti e delle loro famiglie. Il presidio pacifico, organizzato da Fiom Cgil e Fim-Cisl, si terrà sabato 18 marzo alle 10, di fronte alla sede della Iml a Offanengo”.
Appello alle istituzioni
“La decisione è dettata dalla situazione drammatica, con l'incertezza del futuro di decine di famiglie. Chiediamo che tutte le istituzioni coinvolte, dal ministero alla regione Lombardia, passando per la provincia di Cremona e i comuni del territorio, si prendano carico della questione e si attivino per fare in modo che siano tutelati, con tutti i mezzi a disposizione, i lavoratori e le loro famiglie. Non è pensabile che tutte le crisi siano sulle spalle di lavoratrici e lavoratori”. I sindacati invitano anche la cittadinanza a partecipare al presidio di solidarietà e di lotta per la difesa dei diritti dei lavoratori. Sulla questione è intervenuto anche Matteo Piloni neo eletto consigliere regionale del Pd. “Data la criticità a livello sociale e occupazionale, con le ricadute su decine di famiglie, ho inviato una segnalazione alla direzione generale Formazione e lavoro, per segnalare prontamente la situazione e chiedere che i diritti dei lavoratori siano tutelati in ogni passaggio, mettendo a disposizione tutti gli strumenti nella disponibilità di regione Lombardia”