Il bilancio di sostenibilità è uno strumento chiave nella comunicazione aziendale. Si tratta di un report che consente di raccontare in modo trasparente la propria posizione rispetto temi (ambiente, economia locale e società) molto delicati verso i quali i consumers sono particolarmente sensibili. Per questo può rappresnetare un’opportunità per rafforzare la propria brand identity e rappresentare un vantaggio competitivo. Ma come ottenerlo? Di questo e di molto altro se ne è discusso durante uno webinar organizzato dal Polo della Cosmesi in collaborazione con Rödl&Partner e con la partecipazione della società Zero3Zero9.
L'importanza del bilancio di sostenibilità
“Il report di sostenibilità consente alle imprese di essere più trasparenti relativamente ai rischi e alle opportunità – ha sottolineato Stefano Damagino, commercialista e revisore legale associate partner di Rödl - Per redigerlo, l’impresa dovrà misurare gli impatti delle proprie azioni, comunicarli, assumersi la responsabilità della performance dell’organizzazione rispetto agli obbiettivi di sviluppo sostenibile e rispetto all’impegno assunto nei confronti degli stakeholder interni ed esterni”. L’importanza del report ha assunto nel corso degli anni sempre più valore: il 21 aprile 2021 la Commissione Europea ha pubblicato una proposta di direttiva CSRD (Corporate SustainabilityReporting Directive) che prevede l'obbligo di redazione del bilancio di sostenibilità per tutte le medio-grandi imprese europee; le linee guida sul “LoanOriginationand Monitoring” redatte dall’EBA, l’Autorità Bancaria Europea, obbligano tutte le banche a valutare il merito creditizio delle PMI tenendo in considerazione anche i fattori ESG (Environment, Social e Governance); Borsa Italiana è da tempo attenta alle esigenze degli investitori che integrano la sostenibilità nelle loro decisioni di investimento. Anche la finanza promuove e sostiene gli investimenti sostenibili ed orientati al raggiungimento degli obiettivi globali (SDGs) che alla fine si sono dimostrati più performanti e con un maggior grado di affidabilità nel tempo.
I benefici per l'impresa
La scelta di dotarsi di questo strumento di gestione e comunicazione della sostenibilità produce una doppia serie di benefici per l’impresa: “Che si possono dividere in vantaggi interni e vantaggi esterni – ha elencato Federica Stramezzi, commercialista e revisore legale senior associate di Rödl - I primi: Maggiore consapevolezza dei rischi e delle opportunità, legame più evidente tra performance finanziere e non finanziarie, miglioramento della strategia e della politica a lungo termine, semplificazione dei processi e riduzione dei costi, possibilità di confronto e valutazione rispetto alle leggi, miglioramento del clima aziendale, della produttività e dell’employee attraction; in quanto alle seconde basta citare le mitigazioni degli impatti ambientali, sociali e di governance negativi, il miglioramento della reputazione e della fedeltà al marchio, capacità di attrarre capitali e beneficiare di finanziamenti pubblici e privati”. Come spiegato da Pierre Maillard e Francesca Travagin, rispettivamente partner e communication and project management di Zero3Zero9, “ le aziende devono accettare questa sfida. Finora la maggior parte delle azioni si è concentrata sul prodotto finale, ma questo è solo una parte, serve un approccio olistico che prenda in considerazione gli impatti dell’industria (intesa come filiera) e gli impatti dell’azienda stessa, sia a livello sociale sia ambientale”.