11-06-2014 ore 19:22 | Economia - Aziende
di Andrea Galvani

Chiusura Danone, Bertolaso: "si potevano trovare soluzioni diverse". Proclamati due giorni di sciopero con presidio

"Ci hanno convocato ieri, ci hanno avvisato che stamattina l'azienda aveva necessità di darci una comunicazione importante. Per noi intendo sindacati provinciali e Rsu". Maurizio Bertolaso, segretario provinciale Cgil, ripercorre la giornata, tremenda anche a livello emotivo: "alle 8 ci presentiamo in azienda e ci danno questa comunicazione. Capisce che non se l'aspettava nessuno, è stato un fulmine a ciel sereno".

 

L'assemblea sindacale

"Immediatamente dopo aver parlato con noi, l'azienda ha convocato tutti i lavoratori per informarli della questione, quindi abbiamo chiesto di poter parlare con loro e subito abbiamo convocato un'assemblea sindacale".

 

Sciopero di 8 ore con presidio

Una scena ripetuta alle 14, all'ingresso dei lavoratori del secondo turno. Durante l'assemblea i lavoratori hanno deciso una serie di iniziative: oggi lo stabilimento non ha lavorato, è stato dichiarato sciopero di 8 ore con presidio davanti allo stabilimento dalle 6 del mattino.

 

Soluzioni diverse

"Questa – spiega Bertolaso – è solo una prima risposta, immediata, davanti ad una decisione di Danone che non è condivisa naturalmente dalle organizzazioni sindacali né dai lavoratori per tanti motivi: lo stabilimento è efficiente, ha capacità produttive importanti e si potevano trovare soluzioni diverse".

 

Il tavolo per la trattativa

Lunedì prossimo sono già state convocate altre assemblee dei lavoratori, domani dovrebbe rientrare da Ginevra l'amministratore delegato, membro del Cae. Sarà l'occasione giusta per approfondire la questione, poi – anticipa Bertolaso – "decideremo le iniziative future e chiederemo di aprire un tavolo di trattativa, per il quale l'azienda si è già dichiarata disponibile".

 

Garantire continuità produttiva

Certo, Bertolaso non ha dubbi: "non sarà una trattativa semplice. Nel momento in cui l'azienda ti fa una comunicazione simile dice che è una decisione sofferta, frutto di lunghe riflessioni, ma chiaramente spiega che non si torna indietro. Fin qui è quanto dice l'azienda, mentre per quanto ci riguarda l'approccio è quello di chiedere a Danone di rivedere la decisione e fare di tutto per garantire continuità produttiva. Per il settore, soprattutto a fronte della chiusura dello stabilimento Invernizzi, si tratta di un colpo pesantissimo. Faremo riferimento a tutti i livelli istituzionali perché si trovino delle soluzioni".

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