Per la congiuntura manifatturiera e artigiana è stata rilevata una divaricazione tra i territori di Cremona, Mantova e Pavia, con una leggera contrazione di produzione e fatturato per Pavia, a fronte di una maggiore tenuta per Cremona e Mantova. È quanto emerso dall’analisi dei dati riferiti al quarto trimestre dell’anno, effettuata dal servizio promozione e informazione economica della nuova Camera di commercio. Allo stesso modo, è emersa una ripresa degli ordinativi esteri per il mantovano e il cremonese, con un calo nel pavese. Nella classifica regionale la maggior parte delle province lombarde si colloca in territorio positivo con Cremona e Mantova che occupano rispettivamente il terzo e quinto posto; troviamo invece Pavia in quart’ultima posizione.
Clima incerto in Lombardia
“Nonostante alcuni segnali di ripresa che riguardano i territori di Mantova e Cremona, i dati relativi all’ultimo trimestre dell’anno, anche a livello lombardo, mantengono alto il clima di incertezza, anche a causa della fase di stagnazione per il comparto industriale che ha caratterizzato tutto il resto dell’anno – afferma il presidente della Camera di commercio di Cremona, Mantova e Pavia, Gian Domenico Auricchio – un andamento che trova conferma anche nel sentiment degli imprenditori, caratterizzato ancora da un clima di profonda incertezza che si rispecchia nei dati sugli investimenti, previsti in rallentamento per il 2025. A pesare su questi dati è in parte la situazione relativa al commercio internazionale, che vede il perdurare di segnali di debolezza che incidono negativamente sulla fiducia delle imprese e degli investitori. A ciò si aggiunge il delicato contesto internazionale con i fronti di guerra ancora aperti e l’incertezza sulle misure relative alle politiche economiche”.
Provincia di Cremona in crescita
Relativamente alla provincia di Cremona, considerando le variazioni tendenziali della produzione, quindi con confronto allo stesso periodo del 2023, il territorio vede una crescita del +1,3 per cento. Sempre tenendo presente le variazioni tendenziali, si evidenzia una ripresa degli ordini esteri (+9,1 per cento), mentre calano il fatturato totale (-1,7 per cento) e gli ordini interni (-1,5 per cento). Per quanto concerne le aspettative per il primo trimestre del 2025, per gli imprenditori cremonesi prevale un sentiment positivo per tutti gli indicatori. Nel quarto trimestre 2024 risulta in ripresa anche il comparto artigianale della provincia di Cremona: la produzione registra un aumento tendenziale del +1,2, così come emerge segno più per il fatturato (+0,1 per cento). In questo caso le aspettative per il primo trimestre del 2025, sono prevalentemente di incertezza, con una ripresa prevista solo sul fronte della domanda estera.
Focus sugli investimenti del 2024
Come è solita fare nell’ultimo trimestre dell’anno, l’indagine congiunturale ha analizzato anche la dinamica degli investimenti effettuati nel corso del 2024. Per quanto riguarda il comparto industriale della provincia di Cremona, il 63 per cento delle imprese ha compiuto investimenti. Si tratta di una percentuale più alta rispetto al 2023, quando era pari al 57,8 per cento. In leggera contrazione, invece, la percentuale di aziende che prevedono di realizzare investimenti nel 2025: 58,9 per cento. Gli investimenti effettuati, in termini di valore, hanno riguardato principalmente i macchinari (68 per cento), seguiti dai fabbricati (19,3 per cento) e dall’informatica (2,6 per cento). Un’altra parte è destinata agli investimenti di tipo immateriale: consulenza R&S (1,4 per cento), software (1,9 per cento) e brevetti (0,5 per cento). Nel complesso, la quota degli investimenti sul fatturato è stata pari al 6,1 per cento, in ripresa se confrontato con quello del 2023 pari al 4,3 per cento. Alla base dei nuovi investimenti prevalgono esigenze legate al rinnovamento di impianti produttivi obsoleti, seguite da una volontà di aumentare la capacità produttiva. Altri obiettivi di investimento sono la ricerca di risparmio energetico e l’autoproduzione di energia e l’internazionalizzazione dell’impresa.