Martedì 10 e mercoledì 11 gennaio si è tenuto il decimo congresso Provinciale della Cgil Cremona. Due giornate di discussione intense e partecipate, chiuse con l’elezione dell’assemblea generale che ha eletto Elena Curci alla guida della camera del lavoro di Cremona. Per Curci si tratta di una riconferma dopo il primo incarico ricoperto nel febbraio 2022. Tra i temi affrontati: la pace, il clima, l’esigenza di un sistema sanitario pubblico ed universale, disuguaglianze e povertà. Quest’ultimo da affrontare con serietà e concretezza. Poi la centralità di scuola e formazione pubbliche da garantire, ma anche di immigrazione, fondi del pnrr e, in generale, dell’esigenza di giustizia sociale nelle riforme. L’assemblea ha bocciato la Legge di bilancio del governo Meloni, definita “sbagliata ed inadeguata” ed ha focalizzato sul bisogno di investimenti per le pensioni, per un welfare che non lasci indietro nessuno, a partire dalle fragilità e dalle non autosufficienze.
‘A tutela di tutti i lavoratori’
Molti i temi del Lavoro trattati nella relazione e nel corso del dibattito congressuale: l’esigenza di una legge sulla rappresentanza, il tema salariale, centrale in un paese che è l’unico ad aver visto la diminuzione degli stipendinegli ultimi 30 anni, ma anche di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di lotta al precariato, tutele e diritti, qualità dell’occupazione. Al congresso hanno partecipato anche i sindaci: Gianluca Galimberti (Cremona), Fabio Bergamaschi (Crema) e Filippo Bongiovanni (Casalmaggiore). “Si aprono ora molte sfide a partire dal territorio. Abbiamo avviato un percorso che da oggi proseguirà con la stessa determinazione di sempre, un lavoro di tutela di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati, riaffermando la centralità della rappresentanza della CGIL nello sviluppo e nel futuro della nostra provincia” ha dichiarato Elena Curci dopo la sua rielezione. È stata anche formata la nuova segreteria Cgil di Cremona che, insieme a Curci, è composta da Massimiliano Bosio, Maria Teresa Perin, Sabrina Negri e Mohammed Ben Halla.