ultimo aggiornamento ore 21:02
Lo scorso fine settimana, dal 6 all'8 ottobre 2023, la delegazione del comune di Crema ha partecipato all'importante evento gastronomico Melun fête son Brie, che quest’anno ha festeggiato il suo ventesimo anniversario. La delegazione era composta dall’assessore al commercio, Franco Bordo e dal gruppo Pantelù, formato da Renato Stanghelli, Noemi Pedrinazzi, Liliana Scolari e Marilisa Maffi.
Melun fête son Brie
L’obiettivo della manifestazione è promuovere l’eccellenza del Brie di Melun, sostenere la filiera e i produttori locali e offrire un supporto costante al gioiello del Terroir Briard. Secondo l’amministrazione comunale di Crema “è un evento che può essere facilmente paragonato alla manifestazione inaugurata di recente, la Festa del salame nobile Cremasco dello scorso maggio: non è stata solo una celebrazione della tradizione culinaria cremasca, ma un’opportunità straordinaria per scoprire il territorio e le bellezze di Crema. Il successo ottenuto dalla prima edizione è stato sorprendente e ha dimostrato l'entusiasmo della comunità locale per la promozione della cultura gastronomica”.
L’invito alla festa
Uno dei momenti più significativi della partecipazione della delegazione di Crema è stato il pranzo di sabato 7 ottobre, col sindaco di Melun, Louis Vogel e il prefetto del dipartimento di Seine-et-Marne, Pierre Ory. La visita cremasca ha rinsaldato il gemellaggio tra le due città e fornito l’opportunità di invitare una delegazione di Melun all’edizione 2024 della Festa del salame nobile Cremasco. L’assessore Bordo ha portato con sé un salame dell’azienda agricola Corte dei Monaci, vincitore della gara di quest’anno.
Legami tra le comunità
“Questi scambi culturali e gastronomici rappresentano un importante passo avanti nella collaborazione tra Crema e Melun, promuovendo la conoscenza reciproca delle tradizioni e delle eccellenze locali”. L’amministrazione comunale di Crema “sostiene convintamente queste occasioni, che contribuiscono a rafforzare i legami tra le comunità e a celebrare la diversità culinaria delle nostre regioni, oltre a permettere, in un futuro, un’apertura di un canale per favorire il commercio dei nostri prodotti locali verso la Francia”.
