09-05-2024 ore 13:28 | Economia - Mercati
di Claudia Cerioli

Cremona: cala il tasso di disoccupazione, ma rimane alta la percentuale di giovani inattivi

Il consigliere delegato al lavoro della provincia di Cremona Giovanni Gagliardi fa una panoramica della situazione lavorativa del territorio, relativa al 2023. “Il tasso di disoccupazione della popolazione 15-64 anni si è attestato al 2,6 per cento, con una notevole riduzione rispetto all'anno 2022, quando (secondo i dati Istat) risultava pari al 5,4 per cento: quindi, nell'ultimo anno il dato risulta più che dimezzato e addirittura sceso al di sotto della media regionale (4 per cento), ribaltando la situazione dello scorso anno quando il tasso di disoccupazione cremonese (5,4 per cento) risultava più elevato rispetto a quello medio lombardo (4,9 per cento)”.

 

Alta la percentuale dei Neet

“A proposito dei Neet, cioè qui giovani tra i 15 e i 29 anni che né studiano né lavorano, ad oggi l’Istituto di statistica non ha ancora diffuso i dati provinciali relativi al 2023. Dunque abbiamo a disposizione soltanto il dato del 2022. In questa fascia d’età, la relativa percentuale era pari al 16,2 per cento, ben superiore alla media regionale (13,6 per cento). Condivido senz’altro che sia un tema delicatissimo per tutta la comunità. Proprio per la sua rilevanza, la provincia di Cremona da molti anni ha scelto di puntare sull’orientamento e i centri per l’impiego operano alacremente in questo ambito, anche entrando nelle scuole e negli enti di formazione, oltre che offrendo percorsi personalizzati presso le quattro sedi di Cremona, Crema, Casalmaggiore e Soresina.

 

Domanda e offerta di lavoro

Il consigliere Gagliardi fa una riflessione anche sulla difficoltà di incontro fra domanda e offerta di lavoro. “Mi riferisco all’ipotesi circolante in questi giorni di implementare piattaforme che dovrebbero favorire questo incontro. Sono  strumenti importanti, ma soprattutto in quanto utile vetrina delle offerte di lavoro disponibili in un determinato contesto territoriale o temporale e non in quanto panacea in grado di far incontrare efficacemente domanda e offerta. I Centri per l’Impiego e gli altri soggetti della rete territoriale dei servizi lo sanno bene: occorre l’intervento di persone esperte,  che si preparano con anni e anni di studio e pratica, diventando capaci di ascoltare le storie delle persone e le esigenze delle imprese, anch’esse spesso in difficoltà nell’individuare con precisione i profili professionali e le competenze più utili alla propria organizzazione, talvolta a causa delle ridotte dimensioni delle aziende. Da questo punto di vista, diventa importante anche una stretta sinergia con le parti sociali, soprattutto datoriali, che hanno le competenze per sostenere le aziende in questa delicata fase”.

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