08-11-2020 ore 16:19 | associazione libera artigiani
di Giovanni Colombi

Libera artigiani di Crema. Una estetista: “all'associazione ho trovato ascolto e aiuto”

“Ho appena 20 anni e ho voglia di creare e realizzare il mio sogno”. Elettra Cattaneo, giovanissima estetista cremasca, costretta, come tutte le sue colleghe, a chiudere la propria attività a causa del nuovo lockdown, non ne vuol sapere di arrendersi e gettare la spugna. E questo nonostante Elettra, che ha deciso di mettersi in proprio nemmeno un anno fa, abbia dovuto affrontare due chiusure obbligate nel volgere di pochi mesi. Nonostante i suoi 20 anni, Elettra ha una determinazione non indifferente: intrapresa la carriera di estetista nel 2018, dopo appena due anni decide di mettersi in proprio, rilevando un’attività già avviata a Soresina. L’entusiasmo è tanto e d’altra parte Elettra non può immaginare la “tempesta” che sta per sopraggiungere. «All’inizio è stato un dramma. La primavera scorsa, quando è stato deciso il primo lockdown, avevo ritirato l’attività dal mio ex datore di lavoro da neanche un mese, e non potevo immaginarmi la “tempesta” che stava per arrivare».

 

L’appoggio dell’associazione

Elettra è una delle più giovani tra gli iscritti alla Libera associazione Artigiani di Crema. Lo ha fatto subito, a febbraio 2020, e ha trovato al suo fianco un’associazione pronta ad accompagnarla mano nella mano in una fase inedita, tanto per i lavoratori quanto per l’associazione stessa. In questi mesi, infatti, la Libera Artigiani ha seguito centinaia di piccoli imprenditori e professionisti, offrendo loro tutto il supporto di cui avevano bisogno e mettendo in campo la competenza e la professionalità del suo staff. Ricordiamo che la Libera Artigiani è la prima associazione cremasca per numero di servizi messi a disposizione dei propri associati, in quanto è in grado di offrire un pacchetto a 360 gradi, prontamente aggiornato sulla base di ogni novità legislativa. “Essere affiancata da un’associazione è stato importante - ci racconta Elettra - Come dicevo, inizialmente è stata dura: ho vissuto male l’obbligo di chiudere dopo aver aperto da appena un mese e dopo aver fatto investimenti per la mia attività, perché l’ex titolare del mio centro estetico aveva lasciato alcuni macchinari, ma ho dovuto acquistarne altri. Nel mio centro, infatti, mi occupo di un po’ di tutto: dall’estetica di base a quella avanzata. Mi sono trovata in una situazione di difficoltà economica, ma alla Libera Artigiani ho trovato persone attente, pronte all’ascolto, e questo è importante. Persone che mi hanno seguito e assistito nelle diverse pratiche necessarie, che si sono interessate alla mia situazione, durante i mesi difficili del lockdown. Devo dire che mi sono trovata coinvolta in un grande team”.

 

Come è andata una volta ripreso il lavoro, lo scorso maggio?

“Ho ricominciato subito a lavorare. Non lo avrei detto, eppure la clientela è tornata. All’inizio è stato un po’ complicato far capire quali fossero le regole anti-Covid, ma si è trattato solo di abituarsi alla nuova routine e poi le cose sono proseguite bene, fino ad ora. Devo dire che un po’ di ansia mi rimane, di fronte al nuovo scenario di incertezza e a questo nuovo lockdown, ma allo stesso tempo questo è il mio lavoro, sono giovane e non posso immaginare di dover rinunciare al mio progetto dopo così poco tempo”.

 

Contro la chiusura

Duro il commento della responsabile di categoria della Libera Artigiani, Catuscia Livraghi: “Non ho parole. Per quanto mi riguarda, tutto ciò è frutto di una grandissima incompetenza. Ci è stato dato un protocollo sanitario da seguire e ci siamo adattate, acquistando tutto il necessario per metterci in regola e prevenire eventuali contagi. Perché ci obbligano a chiudere allora? Non sono assolutamente d’accordo e in particolare penso proprio alla fatica delle giovani colleghe, che hanno appena avviato un’attività, dovendo sostenere costi ingenti”.

 

Per informazioni

Di sicuro, la Libera Associazione Artigiani di Crema continuerà a fare tutto il possibile per non lasciare soli i suoi associati in questo periodo di crisi e in particolare proprio le estetiste, che oggi si trovano impossibilitate a proseguire il loro lavoro. A livello nazionale, tramite la nostra confederazione, Casartigiani, siamo impegnati per fare in modo di convincere il Governo a rimuovere il divieto nei confronti di questa categoria. Nel frattempo, vi invitiamo a rivolgerci ai nostri uffici: a Crema (0373/2071; email: [email protected]), a Pandino (0373/91618) e a Rivolta d’Adda (0363/78742). Il direttore della Libera Artigiani, Renato Marangoni, in qualità di consulente del lavoro, i consulenti fiscali e tutti gli esperti dell’associazione sono sempre disponibili a fornirvi tutto l’aiuto di cui avete bisogno.

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