08-09-2024 ore 16:31 | Economia - Sindacati
di Elena De Maestri

Scuola: la Cgil a sostegno dei lavoratori precari. 'Accorpamenti, dirigenti e rinnovo delle Rsu'

La Flc Cgil Lombardia sostiene il lavoro del personale scolastico a pochi giorni dal suono della campanella. “La scuola statale lombarda funzionerà grazie alla professionalità, alla serietà e alla dedizione del personale scolastico. Solo così possiamo superare le mancanze e le disfunzioni, ormai croniche, del nostro sistema: l’alto tasso di precarietà e gli organici insufficienti; i continui attacchi agli spazi di autonomia degli organi collegiali su temi delicati come l’inclusione, l’educazione alla cittadinanza, la valutazione degli alunni. C’è una scelta evidente, un disegno chiaro di disinvestimento sulla scuola statale e sul personale  e lo dimostra il fatto che anche quest’anno un lavoratore su quattro  è precario. La Flc Cgil Lombardia crede che la stabilità del personale debba diventare una priorità per garantire la continuità didattica evitando il valzer di nomine e supplenze che terranno impegnate uffici scolastici e segreterie nei prossimi giorni”.

 

‘No agli accorpamento’

Come sostiene il sindacato: “anche in questo nuovo anno scolastico la qualità del diritto allo studio viene continuamente messa in discussione da politiche insufficienti, così come viene messa in discussione, in mancanza di risposte efficaci al problema del precariato, il diritto al lavoro del personale. Per questo continueremo ad impegnarci, affinché venga assicurata l’assunzione a tempo indeterminato a tutte le lavoratrici e i lavoratori precari, docenti, personale educativo e Ata,  che garantiscono il funzionamento della scuola pubblica. La Flc Cgil contesta le scelte di accorpamenti di realtà scolastiche con il solo obiettivo di risparmiare: la dispersione scolastica e la povertà educativa si combattono invece aumentando il tempo scuola, aumentando la presenza della scuola sul territorio, aumentando gli investimenti per il personale e per le strutture scolastiche”.

 

Rinnovo delle Rsu

“La scuola è il primo presidio dello stato sul territorio: per questo ha bisogno di organici capaci di garantire una presenza capillare già dal primo giorno dell’anno scolastico. Hanno anche diritto ad avere una dirigenza fissa e stabile. Oggi non è così: ci saranno collegi docenti dimezzati, plessi senza personale Ata, segreterie sguarnite. La prossima primavera porterà tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori della scuola statale, insieme agli altri del pubblico impiego, a votare per il rinnovo della Rsu. È  un appuntamento fondamentale per l’affermazione dei principi costituzionali di partecipazione e democrazia nei posti di lavoro. La Cgil crede nel lavoro degli organi collegali che sono l’essenza dell’autonomia scolastica e sono gli unici luoghi dove si deve costruire il progetto pedagogico didattico per educare, formare e istruire futuri cittadini consapevoli dei valori democratici ed inclusivi del nostro paese”.

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