Sabato mattina, 8 luglio 2023, presso il mercato di Crema in via Verdi, zona Stalloni, Rifondazione Comunista-Unione Popolare effettuerà un banchetto per la raccolta firme su due proposte di legge di iniziativa popolare, la prima sul salario minimo ai 10 euro all’ora e la seconda sull’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e a seguito di lesioni gravi o gravissime alle lavoratrici e ai lavoratori. Come spiega Piergiuseppe Bettenzoli, “nel 2022 l’inflazione è stata dell’8,7 per cento, nel 2023 resterà nettamente sopra il 6 per cento; in Italia non ci sono stati adeguamenti rilevanti dei salari e la caduta reale dei redditi è nell’ordine del 15 per cento. Le retribuzioni non sono aumentate e i dati dell’Ilo dimostrano che nel nostro paese i salari reali sono calati del 10 per cento, mentre in Germania aumentavano del 12 per cento”.
Precarietà dilagante
“Per questo a causa della dilagante precarietà oggi in Italia un lavoratore e una lavoratrice su quattro, spesso giovani e donne, sono poveri e ben un terzo dei lavoratori guadagna meno di 1.000 euro al mese. Tutto ciò è aggravato dall’aumento drammatico del carovita provocato da guerra, sanzioni, speculazione e dell’iniquo rialzo dei tassi da parte della Bce, che colpisce tutti i salari, riducendo ancora di più il potere d’acquisto. Pochi giorni fa, il 3 luglio, all’Università Roma tre, Maurizio Landini (Cgil), Pierpaolo Bombardieri (Uil), si sono confrontati con Elly Schlein (Pd), Giuseppe Conte (5 Stelle), Pasquale Tridico, Maria Cecilia Guerra e Mario Pianta (economista) sulle cause dell'attuale inflazione e sugli effetti della stessa sui salari”.
“Neppure 5 euro all’ora”
“Landini, che nell’ultimo congresso affermava ‘Noi ci batteremo per un salario minimo perché sotto una certa soglia non si può parlare di lavoro, ma di sfruttamento’, evidentemente non si è accorto che la sua Cgil, insieme a Cisl, Uil e alla fascioleghista Ugl hanno da poco firmato una intesa che riguarda i centomila addetti alla vigilanza privata e ai servizi di sicurezza, dopo sette anni di attesa contrattuale, per aumenti complessivi di euro 140, spalmati in cinque tranche, una tantum per la vacanza contrattuale di neppure 5 euro all’ora, per uno stipendio netto di neppure 1.000 euro al mese, costringendo i lavoratori a macinare ore su ore di straordinario per raggiungere una paga minima che garantisca loro la sopravvivenza”.
“Salario minimo per tutti”
“Con quale credibilità la Cgil sostiene la proposta di un salario minimo di 9 euro lordi all’ora, presentata da Pd, 5 Stelle, Sinistra Italiana e Azione, quando sottoscrive contratti indegni di un paese civile. Rifondazione comunista-Unione popolare proseguono nel loro impegno a sostegno di una proposta per un salario minimo per tutti, partendo dalle categorie più basse, di 10 euro all’ora, adeguato automaticamente all’inflazione e pagato integralmente dalle imprese che in questi anni hanno incamerato super profitti. Per questo invitiamo i lavoratori, i pensionati, i cittadini a firmare ai nostri banchetti (serve un documento di identità) oppure a recarsi presso gli uffici di tutti i comuni della nostra provincia per firmare le due nostre proposte di legge di iniziativa popolare.