Il nuovo decreto firmato stanotte dal presidente del Consiglio dei ministri, per far fronte all’epidemia da coronavirus che sta dilagando nel Nord Italia, crea forte allarmismo nel mondo imprenditoriale, che teme per le conseguenze economiche di questo stato di emergenza. “Imprese e artigiani erano già molto preoccupati per il loro presente e per il futuro prossimo. Ovvio che con queste nuove disposizioni la situazione si fa ancora più critica - osserva il direttore della Libera associazione Artigiani di Crema, Renato Marangoni - In questi giorni ho sentito a campione i nostri associati delle varie categorie: almeno la metà ha avuto la cancellazione o il rinvio di una commessa di lavoro e la maggior parte prevede di avere una riduzione del fatturato in media del 30% circa; è chiaro che lo Stato e il sistema finanziario dovranno intervenire per rimediare a questo contraccolpo. Quanto alle assenze dei dipendenti, a causa delle implicazioni dirette e indirette del coronavirus, sono state di circa il 20%; in questo caso auspichiamo il supporto degli ammortizzatori sociali in deroga. La situazione è davvero molto delicata e non va sottovalutata la ricaduta che può avere sul sistema economico. Tutto dipende da quanto durerà; speriamo il meno possibile”.
Le scadenze fiscali
Di certo, la Libera Associazione Artigiani di Crema non si fa trovare impreparata. Nei suoi uffici, in via Di Vittorio 36, è possibile trovare tutte le risposte in merito e le consulenze professionali riguardo alle agevolazioni decretate dal Governo in questi ultimi giorni e a quelle che potrebbero seguire. Cominciamo dalle Certificazioni uniche: si è infatti deciso a livello governativo che per tutti i contribuenti, non solo quelli residenti nelle cosiddette zone rosse, il termine per la presentazione della relativa documentazione all’Agenzia delle Entrate è stato prorogato dal 9 al 31 marzo 2020. Per quanto riguarda, invece, i soggetti con residenza o sede legale od operativa della propria attività nella cosiddetta zona rossa sono stati sospesi una serie di versamenti la cui scadenza era prevista dal 21 febbraio al 30 aprile: cartelle esattoriali, pagamenti delle utenze/bollette, contributi Inps, Inail e assicurativi in genere, nonché gli adempimenti a mezzo F24 per le strutture ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator (in quest’ultimo caso il provvedimento è esteso a tutti i soggetti e le attività, indipendentemente dal loro insediamento o meno nella zona rossa). Inoltre, sempre per chi risiede nella zona rossa, sono state sospese le rate di mutuo agevolato in scadenza dal 1 marzo al 31 dicembre 2020.
Le misure di supporto
Non è tutto: le unità produttive insediate nella zona rossa che hanno diritto alla Cigo (Cassa integrazione ordinaria) o al Fis (Fondo di integrazione salariale) possono richiedere questi strumenti, per periodi che dovranno essere stabiliti dagli enti preposti. Nel caso, invece, in cui non si abbia diritto né alla Cigo, né al Fis e neppure all’Fsba (Fondo di solidarietà bilaterale artigiano), si potrà richiedere la Cassa integrazione in deroga per un periodo massimo di tre mesi.
I riferimenti dell'associazione
Rinnoviamo l’invito a rivolgervi agli uffici della Libera associazione Artigiani di Crema, dotata delle migliori competenze per poter assistere imprenditori e liberi professionisti nel migliore dei modi. Per le questioni di gestione del personale si può fare affidamento su Paolo Mizzotti, responsabile Area paghe, supportato dal direttore della Libera Artigiani, Renato Marangoni, consulente del lavoro. Di seguito, gli indirizzi e i contatti delle tre sedi della Libera: a Crema, in via Di Vittorio 36 (numero di telefono: 0373/2071, indirizzo email: [email protected]); a Pandino, in piazza Vittorio Emanuele III 11 (tel. 0373/91618) e a Rivolta d’Adda, in via Dante Alighieri 4 (tel. 0363/78742). In ognuna delle tre sedi è anche possibile prendere appuntamento con le due commercialiste che collaborano con la Libera Artigiani: Eleonora Agazzi e Matilde Fiammelli.