06-03-2015 ore 11:59 | Economia - Mercati
di Stefano Zaninelli

Crema prima città italiana di e-commerce in Cina. Expocoin, la piattaforma digitale per esportare eccellenze agroalimentari

Crema si prepara ad essere incoronata prima città italiana di e-commerce attiva direttamente in Cina. La sinergia economica permetterà di promuovere l’esportazione dei prodotti agroalimentari nostrani in Oriente per mezzo di una piattaforma – sviluppata in collaborazione tra il polo cremasco dell’Università di Milano e il gruppo cinese QiaoLab Shanghai – che integra servizi amministrativi e commerciali.

 

La piattaforma

Si chiama Expocoin e si sostanzia in una “piattaforma digitale che supporta le aziende in tutte le attività promozionali, commerciali ed eCommerce, integrate al supporto diretto sul mercato, alla logistica e adeguati ed innovativi strumenti per la gestione dei pagamenti. La piattaforma è già attiva – sebbene verrà lanciata solamente in occasione dell’inaugurazione di Expo 2015 – e continuerà a funzionare anche dopo l’Esposizione universale”.

 

Finestra sulla Cina

“Grazie a questa nuova piattaforma digitale – spiega Matteo Piloni, assessore al Turismo di Crema – i commercianti potranno promuovere i loro prodotti in Cina in maniera diretta, senza filtri né intermediazioni. È una vera e propria finestra sul mondo, che permetterà di instaurare nuovi legami commerciali e favorire l’esportazione dei prodotti agroalimentari delle nostre terre”.

 

We Expo

Il progetto verrà presentato lunedì prossimo alle ore 14.30 presso l’aula magna del polo cremasco dell’Università di Milano. L’incontro – dal titolo We Expo – al quale parteciperanno il Comune di Crema, l’Unimi e Alberto Fattori (di QiaoLab), sarà l’occasione “per presentare la proposta di un incubatore d’impresa che, lavorando sulla farsa riga di Expocoin, lanci iniziative che sappiano intessere nuovi legami”. 

 

Progetti innovativi

Il gruppo cinese QiaoLab ha inoltre lanciato una Call for ideas rivolta ad inventori, giovani imprenditori, ricercatori, gruppi di ricerca pubblici e privati, spin-off, aziende consolidate o startup per accogliere progetti d’innovazione tecnologica, anche legata all’agroalimentare. Un’apposita commissione vaglierà i progetti ed i migliori verranno supportati da aziende ed istituzioni cinesi interessate al trasferimento tecnologico in Cina.

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