Animali e bambini, connubio felice e fortunato per qualsiasi manifestazione. Lo deve avere intuito anche l’amministrazione comunale di Ripalta Cremasca che ha promosso, nell’ambito delle tradizionali iniziative di giugno, la ‘festa del fieno’. Una due giorni, sabato 3 e domenica 4, dedicata alla fienagione e alla pastorizia, nel senso più nobile ed ecologico del termine. Si, perché durante la rassegna, il gruppo ‘pastoralismo alpino’ proveniente dalle valli bergamasche, ha portato in paese le vere tradizioni pastorali sia tradizionali che moderne. Il tutto all’interno del campo sportivo, allestito per l’occasione. Negli spazi adiacenti ai campi, tre bellissimi cavalli hanno potuto brucare l’erba in tutta tranquillità sotto lo sguardo ammirato di bambini e adulti.
Tradizione e modernità
“È la prima volta che proponiamo questa manifestazione - ha commentato l’assessore alla cultura Corrado Barbieri con il sindaco Aries Bonazza - ed è stato un gran successo”. Tante le attrazioni: in primis la mostra, in dialetto bergamasco, su pannelli rigidi, di come si faceva il fieno, i tempi, gli studenti antichi e moderni. Poi la carrozza trainata dai cavalli sui quali si sono divertiti tanti piccoli visitatori. Tra i momenti clou la dimostrazione di come si cura un gregge di pecore. Il pastore ha mostrato come si lavora sugli alpeggi e come si gestisce un gregge di pecore, grazie all’aiuto degli amici a quattro zampe. Mamma pecora aveva con sé un agnellino vera e propria attrazione per i bambini. Un po’ meno per la mamma. Alle 19 si aperta la cucina, presso la quale è stato possibile gustare piatti tipici della tradizione pastorale, come i ravioli di cicoria al burro fuso, pasta al pesto di sambuco e vitello arrosto. La manifestazione si è chiusa alle 20 di domenica 4 giugno.