Stamattina, presso la sede di Consorzio.it, è stata sottoscritta la domanda di accreditamento in regione per la costituzione del Distretto cremasco del cibo. Presenti Gianni Rossoni, presidente dell'Area omogenea, Piergiacomo Bonaventi, sindaco di Pandino e delegato agricoltura e ambiente per l’Area omogenea, Emanuele Cabini, presidente dei dottori agronomi e forestali della provincia di Cremona, i vertici di Consorzio, i consiglieri regionali Matteo Piloni e Riccardo Vitari, il consigliere provinciale Eugenio Vailati e alcuni dei sindaci del territorio.
Ampia adesione del territorio
Come sottolineato da Rossoni, “l’istituzione del Distretto rappresenta un’occasione unica per il territorio Cremasco di consolidare le proprie filiere produttive e di promuovere un modello di sviluppo sostenibile. Il percorso che ha portato alla candidatura del Distretto è stato realizzato grazie alla sinergica collaborazione tra l’Area Omogenea e Consorzio.it, che hanno saputo sensibilizzare e unire i diversi attori locali attorno a un obiettivo comune”. La richiesta, frutto di un intenso percorso di sensibilizzazione e coinvolgimento degli stakeholder locali, ha ottenuto un’ampia adesione. Hanno infatti sottoscritto la manifestazione di interesse che accompagna la presentazione della domanda di accreditamento tutti i sindaci del Cremasco, una trentina di enti e realtà associative del territorio, tra cui i Parchi Regionali, gli ordini e i collegi professionali degli agricoltori, agronomi e allevatori, le associazioni di categoria, gli istituti di ricerca, le organizzazioni di promozione turistica e oltre 30 aziende agricole e di produttori locali a cui se ne aggiungeranno presto altre.
Gli obiettivi
Il Distretto cremasco del cibo si propone come un’iniziativa strategica per promuovere l’economia locale attraverso la valorizzazione del settore primario, la sostenibilità e la salute. Tra gli obiettivi del progetto vi sono: il rafforzamento delle filiere economiche locali; la promozione delle eccellenze enogastronomiche del territorio, come latte, formaggi, salumi, carni, ortofrutta, miele e altre specialità di filiera; lo sviluppo del turismo enogastronomico e delle attività ricettive come agriturismi e l'’integrazione tra produttività agricola, tutela ambientale e benessere alimentare. Il distretto si concentrerà sulle aziende del settore agro-zootecnico, agro-alimentare, agro-ambientale puntando sul rafforzamento delle loro sinergie produttive. Promuoverà strumenti culturali e formativi per creare nuove competenze nel settore agricolo e della trasformazione alimentare, in stretta correlazione con la ristorazione locale e il turismo incoming. Favorirà nuove produzioni agricole, modelli di crescita sostenibile e valorizzazione del territorio, in linea con le strategie europee e gli obiettivi di sviluppo sostenibile, coinvolgimento delle nuove generazioni. Il tutto contribuirà alla valorizzazione della rete ciclabile dell’Area omogenea cremasca, migliorandone la fruibilità per cittadini e turisti.
Il percorso di costituzione
Oggi verrà trasmessa la domanda di accreditamento: entro 120 giorni Regione Lombardia risponderà per il riconoscimento formale del distretto. Seguirà, entro due mesi dal riconoscimento, la costituzione ufficiale del distretto stesso, che sarà accompagnata da un allargamento ad ulteriori partner, sia istituzionali che privati. In seguito verranno avviate le attività operative, con particolare attenzione alla promozione del territorio e alla partecipazione ai bandi regionali di finanziamento dedicati ai distretti: tali risorse permetteranno di sostenere le iniziative di promozione, innovazione e sviluppo sostenibile del territorio.