Dalla premier italiana Giorgia Meloni al Commissario europeo all’Agricoltura Janusz Wojciechowski, dalla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen al presidente del Consiglio Ue Charles Michel, così come i governatori Michele Emiliano e Alberto Cirio oltre a numerosi europarlamentari, hanno espresso sostegno alla protesta degli agricoltori e assunto primi impegni rispetto al piano Non è l’Europa che vogliamo. Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini a Bruxelles ha avuto una serie di incontri per illustrare le ragioni della manifestazione con oltre un migliaio di agricoltori italiani. Una battaglia per garantire dignità e giusto reddito agli agricoltori.
Mercati equi
Prandini ha dichiarato: “non sarà accettato nessun taglio alle risorse economiche della politica agricola comune (Pac) agli agricoltori poiché oggi occorre assicurare l’autonomia alimentare dei cittadini europei e favorire il ricambio generazionale. In tale ottica non è possibile neppure che l’allargamento dell’unione all’Ucraina venga pagato dalle aziende agricole. Servono anche, mercati equi e trasparenti, incentivando gli accordi di filiera e vietando la vendita sotto i costi di produzione anche in Europa”.