02-08-2018 ore 11:06 | Economia - Mercati
di Marilisa Cattaneo

Provincia. Competitività territoriale, riuniti a Cremona tre tavoli tematici strategici

Mappare il territorio, registrarne le necessità e dar vita a progetti nuovi. Questo l'obiettivo del tavolo della competitività territoriale, riunito nei giorni scorsi alla Camera di commercio di Cremona. Avviati i lavori di tre dei quattro tavoli tematici, definiti all’interno del piano provinciale. Insediati quello delle infrastrutture, quello di innovazione, imprese, lavoro e formazione e quello che tratterà cultura e turismo. Il gruppo di lavoro per la semplificazione della pubblica amministrazione si riunirà a settembre.

 

Attori e obiettivo

Ad assumere il ruolo in cabina di regia sono la provincia di Cremona, il comune di Cremona, il comune di Crema, il comune di Casalmaggiore, la camera di Commercio di Cremona e regione Lombardia. Il percorso di pianificazione strategica coinvolgerà in un ruolo attivo e partecipativo anche associazioni di categoria, università, banche, sindacati, i Gal.I tavoli tematici si riuniranno quattro volte all’anno, una per trimestre con l'obiettivo di “costituire uno spazio di governance territoriale che superi il ciclo amministrativo e monitori negli anni l’evoluzione dei bisogni del territorio e dei progetti. Questo percorso permetterà di individuare priorità strategiche e di intervento, rafforzando da un lato la collaborazione pubblico-privata, e dall’altro la capacità negoziale del territorio verso livelli superiori”.

 

Collaboratori e studio

Contributo operativo e collaborativo verrà fornito dalla Camera di Commercio di Cremona, che si avvale di Cersi - Università Cattolica e dell’agenzia di sviluppo Rei – Reindustria Innovazione. Con l’apporto dell’associazione Industriali di Cremona, promotrice del Tavolo sin dall’inizio, "sarà possibile affiancare il percorso con un lavoro scientifico e di analisi, dal titolo Masterplan 3C, guidato dallo Studio The European House Ambrosetti, i cui lavori sono già partiti e potranno favorire l’efficacia nel lungo termine del piano strategico e l’individuazione dei criteri di valutazione delle priorità grazie ad un contributo di metodo”.

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