02-05-2018 ore 20:36 | Economia - Aziende
di Lidia Gallanti

Comunità sociale cremasca, il bilancio 2017 e nuove sfide. In 10 anni fatturato triplicato

Comunità sociale cremasca, dieci anni di attività e fatturato triplicato. Da 3.852.991 euro nel 2007 a 8.874.000 euro nell'ultimo esercizio, "per l'aumento dei servizi erogati e delle esigenze cui bisogna far fronte". Lo dichiarano il direttore generale Davide Vighi e la presidente Angela Beretta. Le cifre del bilancio consuntivo del 2017 sono l'occasione per fare il punto sull'attività dell'azienda consortile cui afferiscono 48 Comuni del Cremasco.

 

Com'è cambiata la gestione

Il 49 per cento della spesa in capo al distretto (pari a 18 milioni di euro) è gestito da Csc. L'84 per cento del bilancio corrisponde all'erogazione di prestazioni ai Comuni. "In questi dieci anni - spiega Vighi - si è verificata una progressiva cessione di sovranità da parte dei Comuni. Rimangono titolari dei progetti ma si affidano a Comunità sociale come ente di secondo livello". Con la gestione centralizzata "gli enti locali si limitano a dare un acconto e un saldo, senza sobbarcarsi gli oneri amministrativi e contabili". Questo modello "consente di scegliere tra gli 89 enti accreditati per i diversi comparti, dalla prima infanzia alla disabilità".Tra le innovazioni, la cartella sociale informatizzata e la riorganizzazione del servizio: "il prossimo passo sarà creare équipe territoriali coordinate in base alle esigenze dei subambiti".

 

I minori al centro

Il settore della tutela minorile è il comparto in cui si riscontra la maggiore necessità d'intervento. "Basti pensare che dal 2016 al 2017 i minori in carico sono pasati da 444 a 564 tra collocamenti e casi monitorati", prosegue Beretta. "In totale si stima 1 milione e 700 mila euro di rette annue. In aumento "i casi di mamme con bambini e di minori affidati dal tribunale ordinario in seguito a separazioni conflittuali". Tra gli ultimi progetti avviati c'è il centro diurno Lo spazio (qui il dettaglio), inaugurato nel novembre 2017 presso il centro giovanile san Luigi. "Ad aprile 2018 abbiamo esaurito i dieci posti disponibili e abbiamo tre minori in lista d'attesa, decretati espressametne dal tribunale. Stiamo valutando la possibilità di un'offerta residenziale in via sperimentale. Seguiranno progetti sull'assistenza scolastica, bisogno emergente".

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