“Per mitigare gli impatti economici derivanti dall’emergenza sanitaria Coronavirus, l’Unione delle Province Lombarde ha aderito all’accordo territoriale proposto da Regione Lombardia e sottoscritto anche da Unioncamere, Cgil, Cisl e Uil, Ugl, Confindustria, Confapindustria, Confimi, Federdistribuzione, Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartigianato, Casartigiani, Claai, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copragri, Confcooperative, Legacoop, Agci, Cdo, Confprofessioni, Crul, Assolavoro, Anci, Sistema Impresa, Acai e Cida”.
Sollecitare misure urgenti
Secondo il vice presidente vicario Upl e presidente della Provincia di Cremona, Mirko Signoroni, le Province lombarde sono a stretto contatto coi sindaci della regione e la stessa Upl ha attivato contatti con il Governo ed i parlamentari locali per sollecitare misure urgenti ed azioni a supporto di imprese e lavoratori, con particolare attenzione al territorio cremonese-lodigiano. Attraverso la segreteria tecnica del Patto per lo Sviluppo, si stanno individuando “strumenti di sostegno alle imprese e a tutti i datori di lavoro e di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, compresi quelli in deroga previsti dalla normativa nazionale, nonché dei lavoratori autonomi anche organizzati in forma di associazione professionale o di impresa, coinvolti nella crisi, anche nella forma dell’una tantum, in coerenza con i provvedimenti nazionali”.
Strumenti a sostegno
La segreteria tecnica individuerà “strumenti di sostegno per le imprese e i datori di lavoro che, pur avendo sede legale oppure operativa al di fuori della zona rossa, impiegano lavoratori residenti nella zona rossa, nonché le imprese e i datori di lavoro con sede legale e/o operativa fuori dalla zona rossa, ma che hanno subito restrizioni alla propria attività; strumenti di sostegno per le imprese e i datori di lavoro non direttamente oggetto delle ordinanze, ma comunque colpite dalla situazione di emergenza in termini di contrazione della domanda e riduzione di fatturato; iniziative in partnership con gli enti bilaterali; misure regionali di sostegno alla liquidità per le imprese (ad es. Credito adesso), anche valorizzando il ruolo dei Confidi; misure condivise per il rilancio del sistema economico, produttivo, culturale e sociale lombardo (ad es. agevolazioni fiscali); per il comparto logistico, misure atte a garantire la sicurezza igienica dei trasporti; la possibilità di un anticipo delle risorse Pac per le imprese agricole; interventi per il sostegno alla filiera lunga del turismo lombardo”.
Un quadro uniforme
Per gli ammortizzatori sociali, in seguito all’emanazione di norme nazionali, la Segreteria tecnica formulerà proposte “per la costruzione di un quadro di tutele uniformi per le lavoratrici e i lavoratori su tutto il territorio lombardo, indipendentemente da settore, dimensione d’impresa, tipologia di rapporto di lavoro. Nella stessa Segreteria tecnica sarà valutato l’eventuale ricorso a strumenti aggiuntivi di natura nazionale, regionale e bilaterale”.