01-08-2024 ore 08:17 | Economia - Associazioni
di Elena De Maestri

Esperienza in agricoltura coi senior Coldiretti. Martina Kenjeric neo coordinatrice associativa

“I nostri senior sono una risorsa preziosa per il mondo agricolo, per il territorio e per nostra comunità. Sono gli imprenditori agricoli di maggiore esperienza, con un patrimonio di conoscenze che non va disperso. Continuano ad essere punto di riferimento insostituibile nelle imprese agricole, oltre che per le loro famiglie, e naturalmente per l’organizzazione. Sono l’esempio vivente di una saggezza che viene dai campi, dal legame con la terra, posta al servizio della società civile e dell'agricoltura”. A parlare è Giovanni Roncalli, direttore di Coldiretti Cremona, in occasione del primo consiglio dell’associazione provinciale dei Pensionati Coldiretti. Accanto alla presidente Carolina Benelli c’erano il delegato confederale Gianni Benedetti, il direttore Roncalli e il consigliere ecclesiastico don Emilio Garattini.

 

 

Anziani come risorsa preziosa

E’ stata l’occasione per presentare la nuova coordinatrice dell’associazione pensionati cremonese, Martina Kenjeric, responsabile provinciale del Patronato Epaca. Al suo fianco, negli aspetti operativi, avrà Ilaria Mainardi, Operatrice Epaca. Ha partecipato il presidente regionale dei Coldiretti senior,  Pierluigi Nava. Ha sottolineato il valore del contributo degli anziani in agricoltura e in Coldiretti ed  evidenziato il ruolo e gli obiettivi dell’associazione Secondo un’indagine Coldiretti in più di una famiglia italiana su tre (34 per cento) sono proprio gli anziani a salvare il bilancio domestico, principalmente per accudire i figli e accompagnarli in tutte le attività scolastiche ed extrascolastiche quando, spesso, entrambi i genitori lavorano e sono fuori casa la maggior parte della giornata. Si è dunque recuperato a livello generale  un trend che ha da sempre caratterizzato la tradizione agricola, dove la presenza degli anziani fra le mura di casa viene considerata un valore aggiunto. La solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come è stato spesso affermato.

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