Lunedì 27 maggio presso la sala Pietro da Cemmo del centro culturale sant’Agostino si è tenuto l’evento Incontri improbabili, volto ad approfondire il tema della giustizia riparativa attraverso un dialogo e una condivisione di memorie tra quattro dei protagonisti del percorso che ha portato alla scrittura de Il libro dell’incontro, ovvero Agnese Moro (figlia di Aldo Moro), Grazia Grena (già appartenente ai gruppi armati e ora presidente di Loscarcere), Guido Bertagna (mediatore) e Elena Pezzotti (una tra le persone che parteciparono al gruppo come testimoni dell'incontro).
La giustizia nelle scuole
Il libro dell'incontro nasce da un gruppo numeroso di vittime, familiari di vittime e responsabili della lotta armata che dal 2008 ha iniziato a incontrarsi, a cadenze regolari e con assiduità sempre maggiore per cercare, con l’aiuto di tre mediatori, una via altra alla ricomposizione di quelle fratture legate ai conflitti dei cosiddetti anni di piombo. Durante la mattina della stessa giornata si è svolto anche un incontro riservato agli studenti di due istituti di istruzione superiore della città. Tale evento è stata la tappa conclusiva del progetto La giustizia dell’incontro, un progetto dedicato alla giustizia riparativa che la Consulta dei giovani, in collaborazione con il gruppo dell’incontro, ha proposto alle scuole. Il progetto ha sollecitato una riflessione critica sui processi di giustizia e di riparazione proponendo ai giovani cittadini uno spazio di riflessione all’interno del proprio processo formativo.
Il percorso della Consulta
Incontri improbabili e La giustizia dell’incontro, rientrano nel percorso 57 giorni, strade di legalità, progetto della Consulta nato nel 2018 che si sviluppa tra il 23 maggio e il 19 luglio, le due date che segnano l’anniversario delle stragi di Capaci e di via d’Amelio. Nel tempo, i giorni tra queste due date sono diventati un contenitore all’interno del quale la Consulta propone alla città incontri ed eventi legati ai temi della giustizia e della legalità e li affronta mediante linguaggi e mezzi di comunicazione tipici dei giovani. Il percorso, iniziato il 23 maggio, ha come filo conduttore il tema del carcere e si articolerà in una serie di eventi volti ad approfondire diverse sfumature e prospettive di tale fil rouge.