31-03-2015 ore 10:00 | Cultura - Storia
di Rebecca Ronchi

Museo di Crema e del Cremasco, presto una sezione di egittologia allestita coi reperti raccolti da Carla Maria Burri

Verrà presentata domani, martedì 31 marzo alle ore 17, presso la galleria del Palazzo Municipale, la Convenzione con l’associazione Carla Maria Burri - nata con il preciso scopo di far conoscere la figura dell’egittologa cremasca ed i suoi studi - finalizzata a valorizzare la memoria della studiosa cremasca tramite l'allestimento di una sezione di egittologia presso il museo civico di Crema e del Cremasco.


Studio Egitto

La sezione verrà realizzata utilizzando il materiale che la studiosa di origini cremasche, scomparsa nel 2009 e profondamente legata alla sua città natale, ha raccolto nei suoi numerosi anni di attività e di studio in Egitto. Al fine di poter datare in modo corretto e preciso il materiale donato al Comune di Crema, la direzione del Museo cittadino si è premurata di ottenere l’autorizzazione della Soprintendenza per i Beni archeologici della Lombardia, con cui si è in stretto contatto per l’allestimento della sezione dedicata all’egittologa cremasca, per la realizzazione di “analisi non invasive sui reperti della raccolta Burri”.


Gli studi sui reperti

Tali studi, condotti sotto la supervisione della Sovrintendenza ed in collaborazione con il Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano, in particolare la professoressa Daniela Comelli e della Fayoum University egiziana e finanziati dal Ministero degli Esteri italiano, sono di natura non invasiva, cioè non comportano il prelievo di campioni di materiale dagli oggetti da analizzare e si svolgono nell’ambito del progetto transnazionale Oggetti e materiali del patrimonio archeologico egiziano: analisi con tecniche portatili di spettroscopia e imaging. Si tratta di analisi finalizzate ad una datazione certa del materiale della significativa donazione ricevuta dal Comune.

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