31-01-2021 ore 09:36 | Cultura - Incontri
di don Emilio Lingiardi

‘L’educazione è questione di cuore’, l’attualità dell'insegnamento di san Giovanni Bosco

L’emergenza educativa che a volte con toni drammatici coinvolge le famiglie e la società, può essere illuminata dalla figura di san Giovanni Bosco che oggi viene ricordato nel giorno della sua morte, avvenuta a Torino il 31 gennaio del 1888. Volendo liberare i ragazzi del suo tempo dalla strada e dalle eventualità della delinquenza, a Valdocco fondò l’oratorio, con lo scopo di riunire tutti i ragazzi per educarli a stare insieme con rispetto, a prepararsi ad un lavoro adeguato, preceduto da una scuola appropriata, di carattere professionale e a godere insieme ampi spazi di divertimento e di gioco.

 

Questione di cuore

Con la nascita dell’oratorio, don Bosco diceva: “dobbiamo dare di più a coloro ai quali la vita ha dato meno, perché l’educazione è questione di cuore”. Con questa affermazione, fondando anche il suo istituto, che ha chiamato ‘Salesiani’, intendeva sia voler bene ai ragazzi con la comprensione, la vicinanza, il calore sincero dell’amicizia, ma anche voler il loro bene, che per lui stava nel lavoro e nella scuola. La modernità di quest’uomo, vorrebbe aiutare oggi genitori ed educatori a stare accanto ai figli, volendo il loro bene, perché questi ragazzi, purtroppo costretti a stare in casa, perdendo rapporti e relazioni sociali, si lasciano andare al disimpegno personale, alla rassegnazione, alla perdita di ogni senso di vita, quasi ripetendo l’antico ‘tedium vitae’ di epoca romana.

 

La gioia della vita

È nostro compito, anzitutto, portare i ragazzi a recuperare l’autostima, l’onore a se stessi, il piacere e la gioia e il gusto della vita, curando la propria persona con l’abito adeguato, l’igiene personale, l’attenzione a se stessi. Anche se costretti a stare a casa, non possono dimenticare l’amore per la propria persona in tutti gli aspetti dell’esistenza, che può ridonare la gioia della vita. Ogni ragazzo deve conoscere ed amare le proprie risorse, da sviluppare in uno studio attento e continuo, in vista di ideali di alto profilo che si presenteranno poi nella professione con la quale, con i loro amici, devono cambiare la storia, umanizzando il mondo nel quale vivono. Vanno coltivate anche le relazioni sociali e nella scuola, dove è possibile e nei rapporti con amici, che si possono sempre recuperare, se non fisicamente, tramite i nuovi mezzi di comunicazione che sanno usare con molta precisione e libertà e che può dar loro il senso sociale della loro vita.