30-11-2019 ore 20:30 | Cultura - Arte
di Ramona Tagliani

Volti di Giovanni Alghisio, a Crema la mostra di Valentina Zanzi sul presepe dei Sabbioni

"Volti di Giovanni Alghisio” è la street exhibition dedicata all’artigianato d’autore del Presepe dei Sabbioni, promossa dall’Amministrazione Comunale e dalla Pro Loco di Crema. Il progetto prevede la creazione di una mostra fotografica inserita nel tessuto urbano, accompagnata da una campagna social (i cui hashtag sono #voltidigiovannialghisio #trentannidipresepe) che valorizza e promuova la realtà del Presepe dei Sabbioni, esperienza spontanea nata nel 1989 su iniziativa di Giovanni Alghisio, sviluppatasi di anno in anno in un senso sempre più comunitario e giunta oggi al compimento del trentesimo anno di vita.

 

Fonte vivente di ispirazione”

Attraverso un lavoro di documentazione fotografica, la fotografa e videomaker varesina Valentina Zanzi ha realizzato negli ultimi anni un inventario completo dei personaggi del Presepe, ritraendoli su sfondo neutro e decontestualizzato, rendendo loro vita autonoma e, in un certo senso, facendoli tornare alla loro dimensione originaria di “fonte vivente di ispirazione” per la traduzione artigianale operata da Alghisio. “Non essendo autoctona ho incontrato il Presepe molto avanti nella mia vita, già adulta: forse per questo più delle atmosfere delle capanne, più della curiosità per i tantissimi dettagli che popolano gli ambienti, per i piccoli e grandi animali, per le luci e per le storie che racchiude, a colpirmi sono stati i volti delle statue. Il lavoro artistico di Giovanni Alghisio mi ha immediatamente rimandato al progetto di un fotografo tedesco, August Sander, che agli inizi del secolo ha voluto raccontare la Germania attraverso i volti di chi la abitava, producendo una raccolta incredibilmente efficace di ritratti di uomini e donne”.

 

Personaggi realmente esistiti

Molti personaggi ritratti all’interno del presepe sono infatti realmente esistiti (il Dottore, il Fra’ Circù, i Circensi…) e ricreati dall’autore delle statue andando a popolare la dimensione contadina che avvolge la sacra rappresentazione. “Sander ha raccontato i mestieri, le posizioni sociali, con una neutralità che garantisce ai sui soggetti pari dignità a prescindere dal loro ruolo, e nell’osservare le statue di Giovanni Alghisio, oltre alla sensazione di essere di fronte a persone vere e non a simulacri, ho percepito la stessa cura nel porre ciascuno allo stesso livello di fronte alla nascita di Gesù. Di fianco alla capanna della natività ci stanno tutti: gli scolari e la maestra, gli angeli e i pastori, gli uomini di mestiere, i bambini che giocano, gli zingari, i circensi, gli ubriachi del bar”. Attraverso la stampa di 110 esemplari e la loro affissione in spazi pubblici, il progetto vuole arrivare a diffondere in tutta la città la popolazione del Presepe, creando una curiosità spontanea da approfondire sia “virtualmente” che, soprattutto, con una visita. Obiettivo del progetto è quindi quello di valorizzare una realtà comunitaria sorta in una zona periferica della città di Crema rendendola parte del tessuto cittadino e del cuore stesso della città”.

 

La bellezza e l’umanità di ciascuno

“Il mio progetto voleva solo essere una documentazione del lavoro di questo artista e ho scelto di astrarre per un momento i volti dal loro contesto per sottolineare la bellezza e l’umanità di ciascuno, prediligendo l’inquadratura ravvicinata e il fondo bianco. La scelta di evitare l’esposizione “classica” (stampe di piccolo formato in cornici esposte in uno spazio chiuso) e di preferire dei grandi manifesti da apporre nei luoghi normalmente deputati alla pubblicità, o alle campagne elettorali, rimanda al tentativo di avvicinare i cittadini a questi loro “antenati” che in questo modo danno anche la sensazione di osservarci mentre noi li guardiamo, lasciando che si produca uno scambio di sguardi tra noi e loro”.

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