30-09-2024 ore 19:46 | Cultura - Arte
di Elena De Maestri

Crema. Con la ‘fatina dei denti’ e le donazioni si restaura il crocifisso del giubileo in Duomo

Giorgia ha dieci anni, e per ogni dentino da latte caduto ha ricevuto dalla nonna Gabriella dieci euro. Ora, la bimba ha deciso di donare il gruzzolo di cui dispone, cento euro, per i restauri del Crocifisso del Giubileo. Così, anche grazie a lei, l’opera recentemente ritrovata dal consiglio di amministrazione della Cattedrale potrà essere utilizzata il 28 dicembre durante la processione d’apertura dell’Anno Santo. E a ben vedere, quella di Giorgia è solo una tra le diverse “storie di popolo” che racconta questo progetto avviato dal Duomo: accanto a lei e alla nonna (che pure ha contribuito con un ulteriore versamento), un sostegno concreto è infatti arrivato da Giuliano, e poi ancora da Silvia, Giovanni, Fabrizio.

 

Ritorno alle origini

Come ha dichiarato Marcello Palmieri , presidente del CdA del Duomo: “alcune di queste persone hanno aderito alla nostra raccolta fondi versando il loro piccolo o grande contributo in forma anonima, attraverso il qr code pubblicato sui cartelloni esposti da luglio in Duomo. Sembra di essere tornati all’origine quando queste cattedrali sono sorte con i piccoli aiuti di moltissime persone”. Singole benefattori, dunque, ma non solo: l’operazione ha riscosso l’interesse anche dell’Associazione Popolare Crema per il Territorio, che nelle prossime settimane dovrebbe ufficializzare un contributo decisivo per la realizzazione del restauro. Nel frattempo, la Soprintendenza ai beni culturali ha autorizzato il progetto di recupero, scaturito dalla collaborazione tra il laboratorio Mauro Spinelli di Bagnolo Cremasco con le restauratrici Elena Dognini, Mara Pasqui ed Annalisa Rebecchi, scelto dalla Cattedrale all’esito di una procedura ad inviti: un lavoro che vale circa sette mila euro”.

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