29-01-2023 ore 20:39 | Cultura - Mostre
di Paolo Emilio Solzi

Call Me By Your Name. Cinque anni dopo, una mostra di ricordi e doni alla Pro Loco di Crema

Presso la sede della Pro Loco di Crema in piazza Duomo si è tenuta l’inaugurazione della mostra Somewhere in Northern Italy – Five Years Later. Si tratta di una piccola ma preziosa esposizione che raccoglie “ricordi, doni, memorabilia e artworks” dei fans di Call Me By Your Name, il film girato da Luca Guadagnino a Crema e dintorni nel 2017, divenuto rapidamente un cult di livello mondiale. Da allora un fiume arcobaleno di turisti dai Paesi orientali, dall’America, da tutto il pianeta è confluito a Crema per visitare i luoghi del film, manifestando per la città un amore gargantuesco e in parte inaspettato. La mostra, introdotta da alcune automobili d’epoca parcheggiate davanti alla Pro Loco ed utilizzate durante le riprese, è stata resa possibile grazie al presidente Vincenzo Cappelli, all’impegno di Franco Bianchessi, Francesca Gnocchi e di tutti i volontari. È stato presentato anche un libricino di Matteo Facchi sulla villa Vimercati Sanseverino di Moscazzano, dove sono state girate molte scene di Call Me By Your Name.

 

Un tempietto di omaggi locali e mondiali

Nella sala esposizioni della Pro Loco si possono ammirare magliette e felpe a tema Call Me By Your Name, disegnate da quattro ragazze arrivate dalla Turchia. Alle pareti sono appesi diversi quadri, alcuni firmati da Luciano Perolini, che ritraggono i protagonisti Elio e Oliver nelle inquadrature entrate ormai nell’immaginario collettivo, ma anche in scenari inediti. Non mancano fotografie goliardiche di turisti e cremaschi che riproducono le scene più iconiche del film, come quella del tavolino in piazza Duomo. Su un leggio appare uno spartito musicale di Roberto Solci intitolato Four Elio’s Improvvisations, improvvisazioni per piano su Bach, Satie e Ravel. Nelle teche sono custoditi oggetti particolari come il copione di Call Me By Your Name, circondato da tesi di laurea scritte da studenti sparsi per il mondo e dedicate al cineturismo a Crema, definita “una città da Oscar”. In una vetrinetta piena di gadget, spille e tazze spicca un messaggio del 2019 di André Aciman (autore del romanzo da cui è stato tratto il film) indirizzato al gruppo newyorkese New York Peach Department. Altro pezzo forte è un messaggio scritto a mano da Timothée Chalamet, l’attore che interpreta Elio. Vediamo poi alcune raccolte di poesie di Simone Bandirali e altre pubblicazioni a cura della Pro Loco legate al film, oltre a una piccola scultura dell’artista tedesco Duront, che l’aveva lasciata sul famoso portone in via Marazzi. Sono presenti perfino locandine, riviste, cartoline stampate dai manifestanti durante le rivolte di Hong Kong e poi donate dai turisti provenienti dall’Oriente. Incontriamo infine numerose fotografie dei primi curiosi giunti a Crema sull’onda del successo dell’opera di Guadagnino, adesivi e oggetti di vario genere realizzati da ragazzi stranieri, romanzi e libri di tutti i tipi ispirati al film. La mostra resterà visitabile gratuitamente fino al 12 febbraio 2023. I fans di Call Me By Your Name ne usciranno senza dubbio estasiati.

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