26-02-2023 ore 17:18 | Cultura - Storia
di Boris Parmigiani

Guerra e febbre. Walter Molino sull’origine controversa e gli effetti dell’influenza spagnola

La sala Frate Agostino da Crema del museo civico e del cremasco ha accolto nei giorni scorsi la presentazione del libro Guerra e febbre di Antonio Molino: giornalista professionista, scrittore, pittore, illustratore, figura dedita all’arte nelle diverse sfumature. Un’iniziativa curata dall’Araldo in collaborazione con gli amici del Touring Club Italiano, sezione di Crema; dell’Ordine di Tarantasio del lago Gerundo e dell’Istituto storico del Risorgimento italiano. Mario Cassi, presidente dell’Araldo ha ricordato che l’ospite è nipote di Walter Molino, noto illustratore della “Domenica del Corriere”, mentre Anna Maria Messaggi, console del Touring Club di Crema ha sottolineato la stretta collaborazione del Touring con l’Araldo per eventi di natura culturale e storica.

 

La stampa iberica

Molino ha illustrando le tappe salienti del testo, definendone la struttura e descrivendo come si è manifestata ed evoluta l’influenza spagnola. Guerra e febbre narra le vicende relative al decorso del primo conflitto mondiale e all’insorgere dell’influenza spagnola, chiamata così perché la sua esistenza fu riportata inizialmente solo dalla stampa iberica: gli spagnoli non furono coinvolti nel primo conflitto mondiale e la stampa locale non fu soggetta alla censura di guerra.

 

Le tre ondate

Fu la prima delle pandemie del ventesimo secolo determinata dal virus influenzale H1N1. Infettò 500 milioni di persone in tutto il mondo, provocando la morte di 50 milioni di esseri umani. Tre ondate caratterizzarono l’influenza spagnola a partire dal gennaio del 1918 fino al dicembre del 1920. L’origine geografica della spagnola è oggetto di controversia e di ipotesi. Lo storico Crosby sostenne che l’influenza abbia avuto origine nello stato americano del Kansas. Il lavoro di ricerca, condotto da un’equipe britannica guidata dal virologo John Oxford, identificò il “cuore” della pandemia influenzale del 1918 nel campo militare ed ospedaliero d’Etaples, in Francia. Esistono tuttavia ipotesi precedenti in merito all’origine dell’epidemia. Alcuni ipotizzano che abbia avuto origine in Asia Orientale; altri in Cina e che fosse mutato negli Stati Uniti, vicino a Boston, per poi propagarsi in Francia, a Brest.

 

Gli effetti

Lo scienziato Smith suggerì che l’influenza potesse avere origini precedenti, facendo il suo esordio agli inizi del 1917 in Austria. Per lo storico canadese Humphries, partendo dallo studio di dati risultanti da documenti, la malattia potrebbe essere stata causata dagli eventi collaterali della guerra. Da sottolineare come l’influenza spagnola portò delle ripercussioni sull’assetto militare in tempo di guerra, colpendo soprattutto militari tedeschi che videro così limitata la loro l’offensiva. Al termine della relazione Antonio Molino ha risposto a varie domande e ha chiarito l’origine delle fonti storiche e scientifiche riferite ai fatti narrati.

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