La crisi provocata dal Covid-19 ha sensibilmente ridotto il nostro raggio d’azione. Seguendo lo spunto della Newsletter artistica della Pro Loco di Crema abbiamo deciso di raccontare l’attualità attraverso una serie di ritratti da prospettive inusuali. Per primi abbiamo incontrato gli artisti, osservatori discreti e sensibili. Chiusi nei loro studi e nelle loro case non si sottraggono a un’attenta riflessione: l’opera d’arte, musicale, poetica o pittorica, varca la soglia della clausura e colma per prima le distanze necessarie.
Vulnerabilità
Dopo un iniziale e fisiologico spaesamento, l’artista cremasca Anna Lopopolo sceglie di reagire. Un’opera al giorno, su tela o su carta, realizzata per questa serie in bianco e nero intitolata R-sistere: io esisto se resisto. Anna lascia momentaneamente da parte la sua complessa tecnica del PaintedWords (strati di parole dipinte che formano il ritratto dei rispettivi autori) e adotta un segno più semplice e grafico. Non tanto un diario della quarantena, quanto una palestra per l’anima. Tema cardine della serie è la presa di coscienza della nostra vulnerabilità, nonché il suo doloroso e necessario superamento. Non è tempo di lamentarsi, ma di agire: “Il virus ha tirato fuori il meglio e il peggio delle persone. Il meglio è uscito dalle persone che hanno creato relazioni, condivisioni e che hanno cercato di fare qualcosa per gli altri e per il futuro”.
Io sto con Crema
Anna è anche autrice del disegno simbolo della raccolta fondi “Io sto con Crema: un grazie non basta” devoluta all’Ospedale Maggiore, esempio virtuoso e tangibile dell’aiuto che arriva da una comunità viva e unita. Ogni piccolo contributo di ciascuno, sommato agli altri, può fare la differenza. Tutte le riprese sono state eseguite nel rispetto delle norme e distanze di sicurezza; l’operatore, sempre provvisto di dpi, ha usato un teleobiettivo al fine di non varcare mai la soglia dell’abitazione.