24-05-2024 ore 08:22 | Cultura - Incontri
di Boris Parmigiani

Crema. L'Araldo celebra i cento anni del monumento ai cremaschi caduti per la patria

Sabato 18 maggio, presso la sala ricevimenti del comune di Crema, si è tenuta una conferenza dal carattere culturale artistico per celebrare il centenario di inaugurazione del monumento ai cremaschi caduti per la patria, realizzata dallo scultore Arturo Dazzi. L’iniziativa è stata organizzata dal Gruppo culturale cremasco de l’Araldo e da un gruppo di lavoro composto dalla dottoressa Veronica Moruzzi, dal professore Fabrizio Mismas, dai conti Alessandro e Mario Marazzi, dal geometra Tino Moruzzi, dal ricercatore storico Pietro Martini e, grazie al patrocinio comunale. Il presidente de l’Araldo, Mario Cassi, ha portato i propri saluti alle forze dell’ordine presenti e ha espresso un sentito ringraziamento a tutte le associazioni che hanno aderito all’iniziativa. 

 

Alla scoperta del monumento

Il conte Alessandro Marazzi ha posto in evidenza i vari aspetti del monumento. Nel dopo guerra si è dato vita a creazioni scultoree dedicate a coloro che hanno donato la vita per la patria, in nome della libertà, della giustizia e della democrazia. L’arciere di piazza Trento e Trieste, rappresenta una testimonianza in tale direzione. La dottoressa Veronica Moruzzi, autrice del restauro del monumento ai caduti voluto fortemente dal generale Fortunato Marazzi, ha spiegato al pubblico nei dettagli, tramite slides, gli interventi effettuati e i materiali, i prodotti, le operazioni di pulizia che hanno contribuito a conferire una nuova connotazione al monumento. Il professore Fabrizio Mismas, ha infine tracciato un profilo e una biografia in merito alla figura di Arturo Dazzi. Al termine della conferenza, Mismas ha fornito una chiave di lettura in merito all’Arciere: nella parte alta del monumento prevale il dinamismo, mentre il bassorilievo denota fermezza, staticità, con la presenza di soldati in divisa in attesa di ricevere ordini. 

1892