24-03-2024 ore 18:36 | Cultura - Libri
di Boris Parmigiani

‘La vita e la morte si fondono nella bellezza’. Indira Marcella Valdameri presenta il suo libro

La sala fra Agostino del museo civico cremasco ha accolto sabato 16 marzo,  la presentazione del libro Fili di Vetro: il nero, la pace di Indira Marcella Valdameri. Un’iniziativa curata dal Touring Club Crema in collaborazione con l’Araldo e col patrocinio comunale. Anna Maria Messaggi, console del Touring locale, e Mario Cassi, presidente de l’Araldo, hanno rimarcato la stretta collaborazione tra le due associazioni culturali, e hanno posto in essere l’importante servizio svolto dai soci volontari nel dare vita ad iniziative culturali. Antonietta Paesetti, volontaria Touring, ha introdotto al pubblico l’autrice del romanzo. Nativa di Crema, vive nella campagna veronese, dopo un’esperienza biennale nell’editoria, approda alla narrativa. Fili di vetro rappresenta il suo esordio letterario.

 

Il senso della scrittura

L’autrice, relazionandosi col pubblico, ha spiegato le ragioni e gli interrogativi che si è posta nel momento di ideazione e stesura del volume. Un romanzo che nasce dall’esigenza “di esplorare l’animo umano, di aiutare le persone a superare un momento particolare della loro esistenza”. La vita e la morte sono concetti, quesiti, con cui la scrittrice si interroga. Esulando dal contesto privato, ha avvertito la necessità  di esplorare le diverse sfaccettature della vita: la passionalità, il perseguimento di determinati obiettivi, l’essere curiosi per esorcizzare la morte. La morte e la solitudine sembrano rappresentare le tematiche del romanzo ma in realtà sono la vita e l’amore che si fondono nella bellezza.

 

Quattro capitoli

Il romanzo è ambientato in Maremma e narra due storie che si intrecciano in quattro capitoli: l’acqua, l’aria, la terra e il fuoco. Il cuore del libro è la ricerca della pace interiore racchiusa nel io sono. E’ intrinseco nell’essere umano la ricerca di se stesso e il contatto con la natura. Da ultimo, non esiste un personaggio prediletto in cui s’identifica l’autrice, perché ogni persona presenta diverse sfumature. Il volume è reperibile presso il bar del Museo di Crema.

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