23-12-2023 ore 15:38 | Cultura - Musica
di Annamaria Carioni

La mia musica, la mia vita, la mia città: Lucio "Violino" Fabbri in concerto a Crema

Ieri il teatro San Domenico ha accolto a braccia aperte Lucio “Violino” Fabbri, cremasco doc, che ha presentato alla sua città un imperdibile live, realizzato grazie all'Associazione 1870 con la collaborazione della Banca Popolare ed il patrocinio del Comune di Crema. Il polistrumentista, che suona agilmente almeno sette strumenti musicali diversi, ha fatto conoscere ai suoi concittadini la Lucio Fabbri & Friends. L'eccezionale formazione, da lui fondata nel 2022, è composta da quattro musicisti di grande talento, i chitarristi Massimo Germini e Paolo Bonfanti, il batterista Roberto Gualdi ed il bassista Antonio Petruzzelli, con i quali ripropone in concerto alcuni tra i brani più significativi da lui prodotti e arrangiati nel corso della sua lunga e sfolgorante carriera.

 

La mia musica, la mia vita
A Crema, come nel resto del mondo, Lucio Fabbri è una celebrità, un'icona della musica, ma è rimasto l'uomo della porta accanto, l'amico che incontri per strada e con il quale ti fermi a scambiare due battute, il musicista che “non se la tira”, che suona la chitarra con lo stesso trasporto tanto per pochi intimi quanto per le folle da stadio e che ogni volta si emoziona come un bambino, perché i grandi sono così, le opere parlano di loro, nel suo caso la musica, il suo violino e tutti i successi che ha collezionato, con la gentilezza che lo contraddistingue, con l'umiltà di voler fare sempre meglio, con la convinzione che non ci si può mai definire arrivati.

 

Un viaggio e una città per cantare
Eppure avrebbe motivo di vantarsi: a partire dagli anni Settanta, Lucio colleziona  una dopo l'altra collaborazioni importanti. “Sono tutti brani in cui ho messo lo zampino – spiega il violinista ad un pubblico entusiasta – per questo ve li faccio sentire”. Si parte con Pane quotidiano di Alberto Camerini e La musica ribelle di Eugenio Finardi, per passare alla magia di Una città per cantare di Ron, dove Lucio suona il famoso giro di sol con la quinta aumentata con il suo violino. E' poi la volta di alcuni brani di Roberto Vecchioni: “ Con il canta professore, così ormai viene chiamato, abbiamo fatto un concerto la settimana scorsa a Milano. Ha ottant'anni, ma ci auguriamo di suonare con lui ancora a lungo”. Quando il violino intona Samarcanda è delirio tra i presenti: morbido e atletico si muove il braccio dell'artista, l'archetto scorre frenetico sulle corde e un crine di cavallo si spezza. Oh, oh, cavallo, oh,oh, cavallo oh,oh: l'energia è a mille.

 

 

Una vita di successi
Nel 1979 inizia la duratura esperienza con la Premiata Forneria Marconi in occasione della tournée con Fabrizio De André. “La PFM sta suonando ad Aosta stasera – dice Lucio - ma io avevo un impegno con voi” e il pubblico ringrazia con un enorme applauso. Tra brevi introduzioni alle canzoni e siparietti comici arriva l'interpretazione di Tintarella di luna alla maniera di Enzo Jannacci e Giorgio Gaber, che fa letteralmente ballare, pur restando seduti sulle poltrone. Segue un momento decisamente folk: Spunta la luna dal monte di Pierangelo Bertoli e Il cielo d'Irlanda di Massimo Bubola consentono al violino di Lucio Fabbri di esprimersi a livelli altissimi ed emozionanti, accanto alla sua magistrale performance anche alle tastiere, alla chitarra elettrica e al mandolino.

 

L'omaggio a De Andrè
Il concerto ha raggiunto il culmine: Andrea, Zirichiltaggia, Volta la carta e Pescatore trascinano il pubblico, che canta a squarciagola e che, vedendo uscire i suoi beniamini, chiede a gran voce il loro ritorno. Il gruppo rientra poco dopo sul palco ed esegue tre bis d'eccezione: l'incipit di Bianco Natale, che si intreccia con la canzone di Lucio Dalla Ma come fanno i marinai e per congedarsi dai presenti, che non hanno fretta di uscire dalla sala, Do they know it's Christmas, l'inno natalizio portato al successo da Band Aid. Si chiude così tra gli applausi scroscianti un concerto energetico e divertito, a tratti familiare perché giocato in casa, ma non per questo meno eccezionale.

 

Da Sanremo ai talent show
Fabbri è un vanto per la città di Crema: il musicista ha vinto tre volte il Festival di Sanremo nella Sezione Campioni con le canzoni di Massimo Ranieri, Annalisa Minetti e i Jalisse e quattro volte nella Sezione Giovani. Nel 1997 ha diretto l'orchestra della 42a edizione dell'Eurovision Song Contest. Dal 2008 al 2019 è stato il direttore musicale delle prime 13 edizioni del talent X Factor Italia e dal 2015 al 2022 ha prodotto e arrangiato tutte le basi musicali dello show televisivo Italia's Got Talent. Anche i Måneskin devono una parte del loro successo a Lucio, che nel 2017 ha curato la produzione del loro EP Chosen, con al suo interno il brano Beggin', vincitore dell'American Music Awards, interpretato in versione acustica per sola chitarra classica e violino durante il concerto.

 

Curiosità
Fabbri è insegnante di tecniche compositive pop rock nel corso di Popular Music presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano ed in passato ha realizzato le musiche di alcuni tra gli spot pubblicitari più amati dell'ultimo trentennio, come quello di una nota marca di pasta, che racconta la tenera storia di una bambina con treccine ed impermeabile giallo, che raccoglie per strada sotto la pioggia un gattino. Lucio, già ti stiamo aspettando per un nuovo concerto.

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