È un’artista della nostra terra ma di lui si parla troppo poco. Non alla scuola primaria di Salvirola dove Piero Manzoni, nato a Soncino nel 1933, è diventato il protagonista delle lezioni d’arte incuriosendo gli alunni del maestro Alex Corlazzoli. Grazie alla fondazione dedicata all’artista, i ragazzi, non solo hanno conosciuto il soncinese famoso nel mondo ma hanno potuto provare loro stessi a fare Piero Manzoni. E se l’artista nel 1960 aveva invitato il pubblico a mangiare le sue opere, delle uova bollite con impressa la sua impronta digitale, lunedì scorso anche i ragazzi della classe quinta hanno impregnato le loro dita in inchiostri colorati per “timbrare” delle uova da mangiare la sera con mamma e papà o da tenere a ricordo di una bizzarra performance.
Piedistallo ‘magico’
Non solo. Un anno prima, l’eclettico artista aveva gonfiato dei palloncini soffiandoci dentro: erano semplici palloncini, ma all’interno, c’era il fiato di Manzoni, perciò il fiato d’artista. Sessant’anni dopo a fare la stessa opera d’arte ci hanno pensato i salvirolesi. Una mattinata a giocare con l’arte ma soprattutto a comprendere attraverso l’esperienza personale la “filosofia” di Manzoni. In classe, infatti, è spuntata anche la base magica: un piedistallo che eleva ad opera d'arte chi vi sale sopra: un’altra idea di Manzoni che ai tempi iniziò a firmare le persone trasformandole così in opere d'arte, a cui rilasciare “certificati di autenticità”. E così è successo a Salvirola dove ogni ragazzo è salito sulla base magica e dove Emma Pasqualino, Edoardo Milan e Federica Casano della fondazione, hanno firmato ai ragazzi certificati rilasciando loro anche una fotografia sulla base magica.
Visita a Milano
Una vera e propria scoperta, quella fatta dagli alunni di Corlazzoli, che si sono ritrovati a sorridere ma poi a riflettere di fronte alla nota “merda d’artista”. A loro ora spetta il compito di continuare a improvvisarsi Manzoni, provando a portare a scuola un’opera-idea che possa stupire i compagni e l’insegnante. “Ho voluto far conoscere ai miei ragazzi Piero Manzoni – spiega Corlazzoli – perché trovo assurdo che un territorio che ha dato i natali ad un grande artista parli poco di lui, soprattutto a scuola. In ogni istituto, si dovrebbe lavorare su questo artista e fare in modo che nessun ragazzo arrivi alla fine del percorso scolastico senza conoscere un protagonista della propria terra. In Danimarca, in una piccola città, c’è un museo a lui dedicato, da noi poco o nulla”. Il percorso d’arte della quinta primaria di Salvirola non finisce qui. Nei prossimi mesi i ragazzi, accompagnati dal loro maestro, andranno a vedere dal vivo le opere di Manzoni (e non solo) al museo del Novecento a Milano.