Ariaferma è l’ultimo dramma del 2021 di Leonardo di Costanzo, con, tra gli altri, un impeccabile Toni Servillo e un personalissimo Silvio Orlando. In un carcere dell’800 in decadenza si snoda la storia delle relazioni tra agenti e detenuti, i pochi rimasti in un’unica ala, a causa di un contrordine burocratico. Difficile si dimostra la possibilità dello spettatore di uscire ed evadere da qualunque angolo dello schermo: ciò che rimane dell’edificio vetusto rinchiuso tra le mura del carcere stesso basta da solo per confinarci all’interno di un mondo senza tempo e senza spazio.
Immobilità e oppressione
Un mondo che, contemporaneamente, implode e risucchia se stesso, si capovolge a testa in giù e fa perdere il senso dell’orientamento, degli spazi come della realtà vissuta. Questa immobilità e oppressione è tangibile e non smette nemmeno all’aria aperta, poca e misurata, non troppo larga, alta il necessario, forse anche meno. Non può risultare in sensazioni differenti, vista la fotografia preziosa che il film ci offre senza darci la possibilità di rifiutarla. Ed è qui che, tra attimi di luce artificiale, sempre artificiale e attimi di un buio più buio, puro, graffiato e sincero, si spoglia ciò che resta della giustizia e degli equilibri precari interni a Mortara.
Il prezzo da pagare
Brevi momenti in cui il temporale mischia le carte, brucia le maschere, crea riparazioni e annulla i prezzi da pagare. Attimi scanditi da una colonna sonora costantemente tesa, pizzicata, in apnea. Cori assordanti e corde tirate fanno da mezzo comunicativo forte e diretto, toccante e stringente. Così, le fessure delle sbarre scrostate e arrugginite si mostrano in tutta la loro rotondità, annientando qualunque spigolo, ogni “davanti” e “dietro”. Qui, tra le nebbie che non possiamo vedere, siamo tutti in carcere, per pagare o riparare. Nessuno escluso. Ed è qui, in questo spazio-tempo totalmente statico e senza fiato che ci si può chiedere perché condannare due volte la vita. Ariaferma è al cinema multisala Porta Nova ogni sera: venerdì alle ore 21.30, sabato e domenica alle 20.20, lunedì alle 21.30, martedì alle ore 21.40 e mercoledì alle 15.30 e alle 20.20.