22-06-2024 ore 20:30 | Cultura - Incontri
di Giulia Tosoni

'I morti raccontano molto di più dei vivi'. Ecco la verità di Cristina Cattaneo ai Manifesti di Crema

Un forte odore di incenso e una lieve brezza hanno accolto centinaia di persone all’auditorium Manenti per il terzo incontro dei Manifesti di Crema. L'ospite della serata di venerdì 21 giugno? L’anatomopatologa Cristina Cattaneo, in dialogo con Giovanni Bassi, per una lezione intitolata La verità, come la scienza ci aiuta. Da subito evidente il contrasto tra il tema trattato e il luogo in cui la sacralità e il mito vanno a braccetto. A farla da padrona la scienza, disciplina nota per ammettere la ragione e l’evidenza.

 

Verità scientifica e processuale

Il “medico legale più famoso d’Italia” ha parlato della verità, concetto fondamentale nel mondo scientifico e legale. La dottoressa, senza pochi giri di parole, ha spiegato al pubblico che la verità è “qualcosa di soggettivo”. Specialmente nel suo lavoro, esistono diversi tipi di verità, tra cui quella scientifica e quella processuale: “In questa professione, la verità che ricostruiamo, la restituiamo poi con delle istruzioni per l’uso utili e necessarie per affrontare i processi”. Non pensate di trovarvi dei racconti alla Csi Miami: la medicina legale è molto di più e nel corso della serata sono stati approfonditi tutti quei punti ai quali nessuno pensa.

 

La restituzione umana

Qual è la parte più importante del lavoro di medicina legale? Sicuramente i familiari: “indipendentemente da come andranno i processi, le famiglie delle vittime hanno diritto alla verità della tragedia”. Qui entra in gioco il valore civico e morale di queste professione. Come lei stessa ha spiegato, per i familiari, nonostante il dolore per morte di un proprio caro, è fondamentale sapere la verità su come sono andate le cose, specialmente a livello psicologico. Nella medicina legale i vivi sono centrali. Si tratta di pura restituzione umana. Un altro aspetto da non sottovalutare è il diritto di identità, legato alla dignità del morto: “molti non si rendono conto di quanto sia importante per i cari ancora in vita”. Questo è quello che la scienza e la medicina legale fanno: "restituire risposte certe e vere".

 

Capire la professione 

Per far capire cosa sia la professione del medico legale e cosa possa fare la scienza per ottenere la verità, la dottoressa Cattaneo ha raccontato di aver creato un museo ad hoc: il Musamuseo universitario delle scienze antropologiche, mediche e forensi per i diritti umani. Si trova all’interno dell’Università degli studi di Milano, in via Giuseppe Ponzio. Aperto da poco più di un anno e mezzo, ha già riscontrato un discreto successo, specialmente tra la scuole superiori. Per loro l’uscita in giornata rientra nei percorsi di educazione civica. Il pubblico cremasco ha particolarmente gradito la presentazione al pubblico del Musa, con la proiezione di brevi clip realizzate in stile cartoon.

 

Un viaggio nel Musa

All’interno del museo, si trova una collezione di 10 mila scheletri provenienti dalla Lombardia, più precisamente dalle varie necropoli. “Sono corpi che raccontano la verità e grazie a loro stiamo riscoprendo il passato”, ha spiegato Cristina Cattaneo. Dal basso Medioevo troviamo "la tortura, scoperta grazie alle indagini scientifiche”. Parlando del diritto di identità, sono state intervistate "persone che hanno dovuto attendere anni prima dell’identificazione dei propri parenti morti. Ci hanno donato il loro dolore”. La penultima clip, dedicata al crime, si occupa dell’autopsia, uno strumento fondamentale per tutelare i vivi e la società. In chiusura il video incentrato sulla medicina legale: “ la medicina può arrivare ai visitatori per fare prevenzione, è una branca medica tra le meno note, ma che più andrebbe reclamizzata”. In un’ora e mezza la dottoressa Cattaneo ha fatto trasparire tutto il suo amore e la sua dedizione per la professione, con una sorpresa: "i morti raccontano molto di più dei vivi".

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