21-09-2024 ore 20:16 | Cultura - Mostre
di Giulia Tosoni

L'emozione del colore. L'Artifex bonus Daniela Miragoli e le riproduzioni miniate medievali

La galleria Arteatro della Fondazione san Domenico di Crema ospita la mostra L’emozione del colore. Incontri e riscoperte nell’iconografia medievale di Daniela Miragoli. Nel tardo pomeriggio odierno vi è stata l'inaugurazione, dove è stato spiegato il titolo: "vuole evidenziare un lato emotivo, la riscoperta di un periodo da sempre considerato come cupo". Per l'occasione, Cremaonline ho incontrato l’artista durante l’allestimento per porgerle qualche domanda. Mentre il collaboratore e compagno Silvano sistemava gli ultimi accorgimenti, con Daniela ci siamo seduti in un’area più riservata della galleria. “Con questa esposizione vorrei mostrare ciò che non sempre è possibile o disponibile vedere: la fatica degli artigiani del tempo, la loro maestria a livello tecnico e il loro mondo espressivo”.

 

La scelta di colori e materiali

“La mostra permette di scoprire quali risultati si ottenessero all’epoca, e tutt’ora si può ottenere, con l’uso di materiali, specialmente dei pigmenti naturali per preparare il colore. Nel Medioevo, i colori venivano preparati al momento e avevano una durata limitata. Le tavole qui esposte sono dipinte per la quasi totalità utilizzando la tempera all’uovo, preparata da me seguendo le regole scritte del ‘300; è una tecnica abbastanza lenta che richiede tanta pazienza. Per quanto riguarda i supporti su cui dipingere, uso una tecnica mista, dalla carta di cotone a quella di lino, tavolette di legno, pergamene e sughero”.

 

Da dov’è nata la passione per il Medioevo?

“Ho iniziato ad appassionarmi da poco più che maggiorenne, visitando alcune mostre e musei. Devo ammettere, però, di essere sempre stata attratta da quest’epoca storica, a casa custodisco quasi trecento scritti a riguardo e nel corso degli anni mi sono aggiornata continuamente. Anche le visite alle biblioteche mi aiutano molto a confrontarmi. Per poter riprodurre quest’arte è necessario studiare per conoscere, la storia dell’arte certo è importante, ma va affiancata alla conoscenza degli usi e dei costumi. Ho dedicato perciò tantissimo tempo alla ricerca e all’approfondimento dei testi e degli autori”.

 

Artifex bonus, valido artefice, è il termine con cui erano designati in genere gli artigiani nella concezione dell'arte che si aveva nel Medioevo, lei si può considerare un valido artefice dei giorni nostri? 

“Assolutamente, io stessa mi definisco così, è il termine che ho fatto stampare sui miei biglietti da visita – ci racconta, sottolineando che la b di bonus dev’essere rigorosamente in minuscolo - l’artefice, inteso secondo il senso dell’epoca, era colui che creava arte, un artigiano insomma. Per questo io mi ritengo un valido artigiano, preparo personalmente i colori, i supporti e le pergamene su cui dipingere, non ho la presunzione di insegnare l’arte, la realizzo soltanto o la riproduco scrupolosamente”.

 

Ci può spiegare il significato della parola ‘miniature’? Citata nel sottotitolo della mostra ‘riproduzioni miniate medievali’

“Miniature deriva da miniare, ossia usare il minio, un derivato del piombo presente in natura, nei primi secoli era adoperato per evidenziale l’iniziale di un capoverso o l’illustrazione un manoscritto. Non ha solo a che vedere con la riproduzione di un qualcosa in scala ridotta. Nel tempo la miniatura è stata assimilata all’attività di colui che trascrive e decora. Nel medioevo erano due le figure distinte che si occupavano dei testi: l’amanuense ricopiava, il miniatoredipingeva all’interno di un capolettera”. L’artista ci ha raccontato una peculiarità di questa disciplina: “Tutta la pittura medievale è vincolata al simbolismo, non solo religioso ma anche di carattere politico e sociale. I capolettera, con un determinato colore, figura o posizione, trasmettono un messaggio, scelto dal committente secondo il pensiero dell’epoca e realizzato dal miniatore”.

 

Dove e quando

La mostra L’emozione del colore, incontri e riscoperte nell’iconografia medievale. Riproduzioni miniate medievali, di circa 80 opere, sarà visitabile gratuitamente da sabato 21 settembre a domenica 6 ottobre, presso la galleria Arteatro della fondazione san Domenico di Crema. Dal martedì al sabato dalle ore 16 alle ore 19, la domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 19.

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