Al Museo civico di Crema c’è un nuovo “corridoio del 500”. È stata ribattezzata così da Matteo Facchi, conservatore del museo fino allo scorso dicembre, l’esposizione definitiva degli affreschi del pittore Aurelio Buso, già protagonista della mostra ‘Il Manierismo a Crema’. È stato così creato un nuovo percorso di visita con l’obiettivo di “incentivare il turismo di prossimità” spiega l’assessore alla Cultura Emanuela Nichetti. “Per lo stesso motivo, manterremo aperta la struttura museale nel mese di agosto, seppur con orari ridotti rispetto allo scorso anno”. Sarà un’estate fatta di cultura e di grandi novità, all’insegna di un’arte tutta cremasca. “Un’altra sezione, però, quella dedicata all’arte egizia, verrà riallestita in autunno”.
Nuovi ingressi
Il lockdown non sembra aver abbattuto l’entusiasmo. Lo conferma a chiare lettere l’ormai ex curatore, Matteo Facchi: “Durante il lockdown non ci siamo annoiati. Abbiamo lavorato incessantemente”. L’esposizione si compone di due opere in più rispetto al primo allestimento. “Per ragioni di spazio, inoltre, abbiamo preferito un’esposizione ad incrostazione”. Entra nei dettagli, Matteo, è appassionato. “Spesso si dice che portare le opere nei musei equivalga ad ingessarle. Niente di più falso. Quello di Crema, dopo la chiusura, è stato uno dei primi musei a riaprire”. Proprio perché vuole essere vivo. Anche grazie alla passione di chi vi opera. “A Matteo – precisa Nichetti – vanno i miei più sentiti ringraziamenti per la proficua collaborazione attuata in questi anni, collaborazione che, comunque, continuerà sotto altre forme”. Al suo posto Alessandro Barbieri, incaricato dall’inizio di gennaio, collabora con il Museo dal 2012. Dedito allo studio e alla ricerca, svela subito con entusiasmo alcuni progetti futuri, tra cui “il rifacimento dei tetti, l’allestimento di una mostra pittorica in autunno ed il recupero di un’epigrafe del ‘500”, oltre al riallestimento della sezione egizia, a fronte di una nuova donazione di reperti.
Il plauso del soprintendente
Nell’attesa dell’inaugurazione ufficiale, il nuovo percorso, allestito in ambienti rinnovati, suggerisce un viaggio nel ‘500 ed ha ottenuto il plauso di Gabriele Barucca, soprintendente per Archeologia, belle arti e paesaggio delle province di Cremona, Lodi e Mantova: “Il serio lavoro espresso in questi anni e i pregevoli risultati raggiunti dal Museo Civico di Crema e del Cremasco, tra cui il recente recupero, con il restauro e - adesso - la definitiva esposizione museale degli strappi di Aurelio Buso, non possono che trovare il sostegno della Soprintendenza di Cremona, Lodi e Mantova, nella consapevolezza che la tutela dei valori storico-artistici di questo territorio passa dalla rigorosa attività di studio e dalla sempre più profonda conoscenza delle testimonianze del nostro passato"