Torna anche quest’anno, pur in una modalità alternativa, La notte nazionale del liceo classico. E il liceo Racchetti Da Vinci di Crema c’è. L’appuntamento proposto da oltre 300 licei di tutta Italia è per venerdì 28 maggio dalle ore 16 alle ore 20. Chi durante quelle ore si collegherà al canale social e Youtube della scuola potrà dialogare con i personaggi del mito, assistere a rappresentazioni teatrali, dibattiti, cortometraggi. E ancora, canticchiare l’inedita canzone La Dad del cantautore fiorentino Francesco Rainero o conoscere l’elaborato poetico ispirato alla locandina dell’iniziativa e vincitore del concorso diffuso a livello nazionale.
Edizione smart
Nata da un’idea del professor Rocco Schembra, docente di latino e greco presso il liceo classico Gulli e Pennisi di Acireale e sostenuta dal Ministero della Pubblica Istruzione, l’iniziativa è stata introdotta nel liceo classico cremasco dall’attuale dirigente scolastico Claudio Venturelli durante l’anno scolastico 2018/19. “Questa, tuttavia – precisano Rocco Schembra, Sara Locatelli e Claudio Venturelli – è un’edizione particolare, diversa, alla quale non abbiamo voluto rinunciare. Forti del messaggio e degli insegnamenti di resilienza che proprio i nostri classici ci hanno insegnato e ci continuano a insegnare giorno dopo giorno, abbiamo deciso di esserci”.
Una testimonianza importante
Cambiano le modalità, ma non l’obiettivo, ossia “dimostrare in maniera evidente che il curricolo del classico, nonostante tutti gli attacchi subìti, è ancora pieno di vitalità ed è popolato da studenti motivati, ricchi di grandi talenti e con abilità e competenze che oltrepassano di gran lunga quelle richieste a scuola”. Anche lo spirito resiste: “la Notte nazionale del liceo classico, soprattutto quest’anno, più che una festa, è una testimonianza. È un modo alternativo e innovativo di fare scuola e di veicolare i contenuti, un puntare su una formazione di natura diversa che non va a sostituire quella tradizionale, ma le si affianca in maniera produttiva e proficua. Il bello della Notte nazionale non è solo nella Notte stessa, ma nei lunghi e laboriosi preparativi che la precedono, che fanno sì che gli studenti identifichino i locali in cui quotidianamente vivono le ansie e le aspettative di un cammino di studio, faticoso ma gratificante, con un ambiente ludico, in cui cultura vuol dire gioia, piacere di condivisione, rispetto dei tempi e delle parti. Tutti assieme, in un’Italia finalmente unita nell’ideale di difesa, promozione e salvaguardia delle nostre radici più autentiche, quelle della civiltà greco – romana”.