Venerdì sera in biblioteca a Pandino la pandinese Silvia Bragonzi, counsellor filosofico, esperta in terapia di coppia, psicologia archetipica e immaginal, scrittrice di saggi e drammaturgie per il teatro, ha presentato il suo testo Le donne di Dante. Ad aiutarla il giornalista Marco Viviani, con cui ha scritto anche la guida Non è la fine del mondo, e Gianna Breil, attrice, che da molto lavora con Diego, il fratello attore e cantante lirico di Silvia.
Un testo attuale
"Un'intuizione geniale - Viviani ha definito l'idea di Bragonzi - approfittando della sproporzione e della rilevanza delle figure storiche femminili presenti nella Divina Commedia, ha riempito uno spazio, lasciando la parola direttamente a queste donne, rimettendole in scena di fronte alle vicende difficili della loro vita. Silvia ha fatto studi di genere e in quest'opera c'è tutta la sia formazione, grazie alla quale ha analizzato la vita e i desideri di queste donne, cercando collegamenti con il mondo contemporaneo. Ad esempio nel caso di Francesca: anche oggi ci sono matrimoni combinati o imposti".
Cinque donne e cinque desideri
Sono otto le donne nella Divina Commedia, contro 88 uomini. Le donne rilevanti (e storicamente esistite) sono cinque, ed esprimono altrettanti differenti desideri. Alcune desiderano l'amore, altre il sesso, altre il potere, altre Dio. "Dante ha dato legittimità al desiderio femminile e lo ha declinato in varie forme – ha commentato l’autrice - nello scrivere quest'opera, ho usato sempre un linguaggio carnale, perché sono orgogliosa di essere una donna e di poter scrivere e spiegare come una donna si sente".