La Gazzetta di Crema del 24 luglio 1880 annunciò la buona novella:
habemus tramvai, ergo un trenino chiamato confidenzialmente
Gamba da lègn. Prosit! Era una strada ferrata concepita a Londra la
Tramways company of Italy. Prima c'erano altre forme di trasporto pubblico a Crema e nel suo territorio: partiamo da lontano, dalle forme originarie, dai cosiddetti velociferi.
Carrozze con cocchieriAll'inizio, siamo nel 1814, c'erano carrozze guidate da cocchieri, una forma di trasporto pubblico imposta dal governo austriaco. Oltre alle carrozze private non mancavano anche diverse imprese private di trasporto, che portavano i passeggeri non solo nel nostro ambito territoriale, ma anche nel Lombardo-Veneto e addirittura in giro per l'Europa.
OmnibusEra una diligenza carrozza che arrivava e partiva sempre puntuale in un luogo ben preciso: ogni anno l'elenco delle fermate veniva pubblicato nelle guide cittadine. A Milano, per esempio, la diligenza faceva sosta all'osteria dei
Tre re. Oltre alle carrozze e alle diligenze c'era l'
Omnibus, un carrozzone capostipite della moderna corriera, che aveva una capienza di 15, massimo 17 persone ed era trainato da quattro cavalli. Per tutte le imprese private è famoso
'l nòl da Risènc, il noleggio di Ricengo.
I primi pendolariIl primo mezzo tutto cremasco arriva invece il 3 aprile del 1843: iniziano le corse giornaliere da Crema a Lodi, Milano e ritorno. L'incarico fu affidato all'impresa viaggi di
Pietro Antonio Rampazzini che aveva sede presso porta Ombriano all'altezza dell'albergo del pozzo nuovo. I passeggeri erano 15 al giorno, i primi pendolari. Sui velocipedi cala la notte il 1 gennaio 1863, quando venne inaugurata la ferrovia nella tratta Crema-Milano.
Tramways company of ItalyLa Tramways company of Italy, che aveva dato vita nel 1880 al nostro
Gamba da lègn, in seguito passò di proprietà a Bruxelles, in Belgio, diventando
S.A. dei Tramways a vapore interprovinciale. Da ultimo il terzo passaggio, la famosa
Edison, che precisamente il 25 aprile 1931 dispose la messa in liquidazione dell'impresa.
Da Milano a BresciaGamba da lègn toccava i punti cardinali della media pianura padana: partiva da Milano, giungeva a Melegnano, poi a Lodi e rilanciava per Crema, poi ripartiva per Castelleone, Soresina e Soncino, quindi Orzinuovi e si fermava al capolinea di Brescia. Il nomignolo, sinistro, ricevuto dall'ingrata umanità, era causato da qualche gamba ferita dal suo passaggio.
L'omino della lanternaDi tanto in tanto anche il buon trenino aveva dei problemi e la vaporiera usciva dai binari. Da Crema a Milano un cavallo impiegava meno tempo, 4 ore e mezza durante la buona stagione. In molti ricorderanno l'epoca in cui l'arrivo del trenino era annunciato al Pergoletto da un omino che sventolava una bandierina rossa o una lanterna, in base all'orario.
Il rigido invernoA volte d'inverno quando la neve imbiancava le rotaie, nei pressi di Chieve, i passeggeri dovevano scendere e spingere il mezzo per consentirgli di superare le famose Coste di Chieve. La prima stazione non sappiamo dove fosse; la seconda stazione tranviaria era invece al lato di porta Serio e venne inaugurata nel 1904 insieme alla via Diaz sulla quale si affacciava.