20-06-2024 ore 16:48 | Cultura - Incontri
di Angelo Piccolo

Dormire fuori casa a otto anni: l'esperienza delle classi terze della primaria di Madignano

Una notte fuori casa a otto anni. L’idea è stata delle maestre delle classi terze della scuola primaria di Madignano. Prima della chiusura dell’anno scolastico è stata messa in scena un’indimenticabile “prima volta” per l’istituto comprensivo Falcone e Borsellino di Offanengo. Grazie alla collaborazione scuola scout Crema tre, i bambini e le insegnanti hanno potuto pernottare all’oratorio di Vergonzana, previ accordi con don Lorenzo Roncali, parroco di san Bernardino.

 

Il programma della nottata

Per i piccoli avventurieri la notte, iniziata già alle ore 18 con giochi all’aperto, è proseguita con un picnic, canti e balli intorno al falò. E prima dell’effettiva messa a letto nei saloni parrocchiali, le voci delle scout Marta Monaci, Silvia Cugini e Ada Carli hanno avviato il sonno con la lettura delle fiabe di Aladino e dei musicanti di Brema. Il risveglio del mattino è stato accompagnato da una ricca colazione, gentilmente offerta dai genitori e organizzata dagli scout Daniele Cremonesi, Alessandra Aguillar e Giorgio Carelli preceduta da un allegro e acrobatico risveglio muscolare. Il riordino dei sacchi a pelo e la condivisione dei pasti, hanno visto i bambini protagonisti e attori in prima persona. Gli scout, sempre presenti, hanno affiancato le insegnanti e animato ogni momento, con proposte spassose e accattivanti che hanno spinto i bambini ad agire e fare, sperimentando nuove competenze e abilità.

 

La connessione con Milano 

Pochi giorni dopo, i bambini hanno avuto la possibilità di condividere e raccontare la bellezza e l’emozione dell’evento a una classe quarta di Milano, amica di penna degli alunni. Le classi di campagna e di città si sono incontrate nella cornice del parchetto comunale Montinaro a Madignano, sfidandosi in giochi, gare e abbuffate. “Al di là delle stupende esperienze – ha spiegato la maestra Maria Paola Piacentini – ai bambini è rimasta la consapevolezza che ci si può divertire pur rispettando le regole. Che la scuola può e deve essere un luogo di apprendimento gioioso, che a scuola ci si incontra, si condivide e si include e che la scuola non è rinchiusa nelle quattro mura, ma si apre collaborando con le agenzie del territorio. Le insegnanti si dicono molto orgogliose di come i propri alunni in questo ricco anno scolastico si siano messi in gioco, affrontando e superando, con il sostegno reciproco, i propri limiti e paure, senza giudicarsi e accogliendo con grande rispetto e comprensione le individualità di ognuno”. 

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