In Fondazione San Domenico sono trascorsi i fatidici cento giorni dall'insediamento del nuovo presidente Guido Giordana, avvenuto l'11 dicembre dello scorso anno. Lo incontriamo per fare insieme il punto della situazione e un primo bilancio di quanto è stato portato a termine e di quanto ci sia ancora da fare. Il manager, con piglio sereno e determinato, sottolinea che in realtà i giorni a disposizione sono stati pressapoco un'ottantina, se si tolgono le vacanze natalizie, ma è impossibile non immaginarlo costantemente al lavoro h24. Anche oggi, come nella precedente intervista, arriva elegante e preparato, con la sua inseparabile cartellina, colma di schede, report e progetti.
Il piano di riorganizzazione
“A dicembre dell'anno scorso – ricorda Guido - avevamo analizzato le linee principali del piano di insediamento, che poi è stato condiviso con tutto il CdA e con gli stakeholders: il piano è stato approvato e le linee guida sono state condivise da tutti nella loro interezza”. Il tono della sua voce denota soddisfazione, come a sottolineare l'impegno profuso da parte di tutta la squadra in un'ottica di cambiamento: “E' un piano di riorganizzazione proprio come accade nella gestione di un nuovo ristorante, quando cambi un po' la location, l'arredo, il menù”. L'esempio rende bene la volontà di presentare e di accogliere il cambiamento come occasione di miglioramento, di ottimizzazione delle risorse umane e strumentali e soprattutto di crescita umana e professionale di tutto lo staff.
Un CdA a trazione femminile
Giordana si dice estremamente soddisfatto del lavoro svolto dalla squadra: “Sono state istituite le commissioni, che stanno procedendo con entusiasmo ed impegno “E' un CdA a trazione femminile e questo porta concretezza: le idee progettuali hanno trovato realizzazione pratica soprattutto da parte del contingente di donne”. Guido le chiama “le sue ragazze”, perché il team è animato da un'energia contagiosa e da una rinnovata voglia di fare, che in qualche modo hanno ringiovanito e rinvigorito le attività stesse. Inoltre, si stanno centralizzando alcune attività di comunicazione per essere più efficienti grazie alla presenza di social media manager e alle attività dell'ufficio stampa. “Per la prima volta tutti i delegati hanno una mail ufficiale, anziché una personale e questo è un piccolo, ma significativo gesto di rappresentatività e di istituzionalità”.
Le commissioni
Le commissioni sono tre: ognuna ha un primus inter pares, che fa da portavoce ed è composta da due o tre persone in modo che possano essere elaborati con efficacia ed efficienza i progetti di competenza. “In CdA arriva la sintesi di quello che hanno prodotto – spiega il presidente - e in questo modo il lavoro non è dispersivo”. Giordana coglie l'occasione per ringraziare Gianluca Savoldi e Giovanna Caravaggio in commissione Teatro, che spesso dialogano con il direttore artistico Maurizio Colombi, riconfermato sia per il cartellone principale che per l'offerta dedicata ai bambini. Poi loda il lavoro svolto da Arwen Imperatori Antonucci, Lavinia Contini e Beatrice Terni de' Gregory, che si stanno occupando in particolare delle mostre, e per la commissione Folcioni Emilio Canidio, che insieme a Caravaggio e Contini, si sta spendendo per la Civica Scuola di Musica, che richiede ancora lavoro e attenzione.
La Carta dei Valori
“E' in dirittura d'arrivo e sta per essere approvata la Carta dei Valori, con la finalità di unire tutte le anime della Fondazione attraverso principi condivisi, come la parità, l'onestà, l'impegno, la trasparenza, la responsabilità”. Mentre racconta ciò che è stato fatto, il presidente insiste sull'importanza del lavoro di squadra, della coesione e sulla necessità di saper gestire eventuali conflitti di interesse. Per questo motivo e per organizzare al meglio gli iter e le procedure sono state emanate direttive e nuovi regolamenti, che toccano tutti i settori.
Scenari di collaborazione
“Stiamo mettendo in campo importanti sinergie con le altre realtà culturali della città, in primis il museo: il 16 aprile si terrà una conferenza sul pittore Bacchetta ed è in fase di ideazione una mostra degli strumenti musicali della Banda Rovescalli, che potrebbe valorizzarli”. Giordana ringrazia Silvia Scaravaggi ed evidenzia che si stanno aprendo scenari molto interessanti di interazione, di condivisione, di valorizzazione del patrimonio della Fondazione. “In collaborazione con l'Amministrazione comunale avremo un ruolo di rilievo nei Beauty Days con uno spettacolo attinente al tema della bellezza, ma non si può ancora svelare quale star del mondo del make-up arriverà a Crema”. Anche la convenzione con il Franco Agostino Festival è stata rinnovata e sono state contattate diverse associazioni a carattere culturale e musicale per avviare collaborazioni con grandi aperture.
Dalla cornice ai contenuti
E' impossibile elencare tutte le voci, che riguardano il teatro, il Folcioni: nella biblioteca della Fondazione, che raccoglie spartiti e dischi di varie epoche, è appena terminata la catalogazione, che si traduce in 4200 schedine; per la Civica Scuola di Musica sono in corso attente valutazioni sul come rilanciarla e riagganciarla al mondo della scuola, ampliandone l'offerta per le varie fasce di età; per il teatro si pensa alla doppia data, perché sono in corso trattative con nomi di spicco e per eventi musicali di rilievo. “A far parte del team è stata designata anche Patrizia Piarulli: a lei vorrei affidare la convegnistica, i congressi e il business to business”.
Spunte verdi sulla check list
Il Presidente mostra orgoglioso una lista, nella quale è monitorata nel dettaglio la programmazione: “Siamo a quarantasette fra attività e progetti già realizzati o in itinere”. C'è davvero molta carne al fuoco, che cuoce per diversi menù e palati. Grande attenzione è rivolta alle relazioni verso l'esterno, ma altrettanto si fa per quanto riguarda la comunicazione interna, il gioco di squadra, la coesione di intenti e di prospettive. Vengono costantemente tenuti d'occhio i bandi, utili, se non addirittura necessari, per finanziare le varie attività. C'è ancora molto altro da dire e da fare: diamo appuntamento al presidente alla boa dei sei mesi di attività.