19-08-2024 ore 20:25 | Cultura - Manifestazioni
di Annamaria Carioni

Numeri da record per 'Chiacchiere e tortelli' nel segno della convivialità e della tradizione

'Chiacchiere e tortelli' a ferragosto attira a Crema migliaia di visitatori e buongustai, che rimangono affascinati dalla bellezza della città ed estasiati dalla bontà delle specialità gastronomiche del territorio: non solo i rinomati tortelli, ma anche il salame nostrano, il salva con le tighe, un tipico formaggio accompagnato da peperoni verdi lombardi e la spongarda, il dolce simbolo della città. Sempre più numerose sono anche le presenze dei turisti stranieri, che dal 2017, anno dell'enorme successo riscosso dal film “Chiamami col tuo nome”, diretto da Luca Guadagnino, hanno scoperto la città, adagiata sulle rive del Serio, e i suoi dintorni, trasformandola in una meta desiderata. Quest'anno sono stati battuti tutti i record.

 

Chiacchiere e tortelli
L'edizione 2024 ha racchiuso in due sole parole le coordinate della kermesse: convivialità e tradizione. La solida tensostruttura, montata nella centralissima piazza Aldo Moro, ha accolto una folla di visitatori con eleganza e funzionalità: le tavolate e le panche, disposte in file ordinate, hanno generato un senso di festa, di leggerezza, di svago, di allegra compagnia, sia per chi è arrivato da fuori città, sia soprattutto per chi in città è rimasto, non essendo partito per le vacanze. L'organizzazione è stata efficiente e molto accurata: il ricorso alle prenotazioni ha reso possibile cenare senza intoppi ed il servizio di tanti giovani volontari ha regalato sorrisi e dinamismo.

 

What Mostaccino?
ll Mostaccino è un biscotto tipico, composto da otto spezie diverse: cannella, chiodi di garofano, noce moscata, semi di coriandolo, macis, anice stellato, semi cavi, pepe nero, un mix che conferisce al ripieno dei tortelli una inimitabile impronta speziata. E' capitato di incontrare alla cassa un turista americano, che stava ordinando due porzioni di tortelli. Prima di pagare chiedeva quali fossero gli ingredienti del ripieno. Dall'altra parte del bancone, un ragazzo gentile con un inglese fluente ha iniziato ad elencarglieli prontamente: Grana Padano, salt, candied citron, nutmeg, hard white mints, raisins, dark macaroons and Mostaccino”. L'uomo probabilmente non immaginava quanta storia e quanto amore racchiudesse questo piatto, non sapeva che la tradizione cremasca vuole il tortello confezionato con la cosiddetta “pasta matta”, un impasto di sola acqua calda e farina con l'aggiunta di un pizzico di sale, e non sapeva neppure che questa pasta viene stesa in una sfoglia non troppo sottile, da cui si ricavano cerchi con un bicchiere, che vengono poi ripiegati a mezzaluna e pizzicati cinque volte con le dita per modellarne le creste. Per questo chiedeva con aria interrogativa: “What Mostaccino?”, ma poco dopo mostrava di apprezzare il piatto fumante, che gli veniva servito.

 

 

La sei giorni dei tortelli
Queste sono state le immagini più belle, raccontate dai quotidiani locali e dai numerosissimi partecipanti, anch'essi giornalisti e reporter con i loro video e le loro foto postate sui social: bambini saltellanti ed entusiasti durante la baby dance, cosplayers in giro per la piazza e le vie del centro, gruppi di amici, che hanno cenato a tortelli, birra e salamelle, famiglie che hanno approfittato della manifestazione per riunirsi, perché il tortello cremasco fa subito festa. Il caldo non ha impedito ai cremaschi di uscire di casa per riunirsi nel cuore della città e approfittare anche della possibilità di salire sul campanile del Duomo e ammirare le luci di Crema dall'alto. Da martedì 13 a domenica 18 agosto le vie del centro si sono ammantate di profumo di burro fuso e di allegre chiacchiere.

 

Ringraziamenti e saluti finali
Nel corso dell'ultima serata non potevano mancare i doverosi ringraziamenti ai volontari, agli sponsor e a quanti hanno reso possibile l'ottima riuscita della manifestazione da parte del presidente del comitato Carnevale cremasco Eugenio Pisati, del sindaco Fabio Bergamaschi e del consigliere regionale Matteo Piloni.  “È successo che è stato un successo. Incontri, buon cibo e una tradizione che prosegue: vedere a servire ai tavoli tanti giovani è la conferma del prezioso passaggio generazionale” ha esclamato il primo cittadino, visibilmente soddisfatto. “Questo è l'appuntamento di agosto di Crema e del Cremasco.  Rientrare dalle ferie e gustare i tortelli è davvero tornare a casa” ha concluso Piloni.

 

I numeri

L’affluenza, nelle sei giornate tra pranzi e cene, si è attestata intorno alle 4.500 presenze, con una capienza di posti a sedere pari a 500 unità, registrando tutte le sere il sold out. Invece sono 10 quintali invece i tortelli venduti, in piazza o da asporto, in linea con quelli dell’anno precedente. Quest’anno, grazie al progetto di sostenibilità ambientale “La Foresta del Carnevale Cremasco” si è aggiunto un nuovo indicatore numerico: 456 i nuovi alberi piantati tra Tanzania, Kenia, Burkina Faso e Madagascar, che contribuiranno a riossigenare l’ambiente e a combattere il cambiamento climatico e la deforestazione. Infine sono 280 le cartoline pronte per essere spedite per chi ha fatto tappa in città. L’attrattività turistica di Crema è ormai un dato consolidato: notevole anche la presenza di stranieri alla rassegna gastronomica, specie inglesi e olandesi, ospiti fissi della kermesse.

 

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